LBA UnipolSai Playoff 2024 QF #Gara3: è finita la bellissima stagione dell’Estra Pistoia nel tripudio del PalaCarrara comunque in festa!

LBA UnipolSai Playoff 2024 QF #Gara3: è finita la bellissima stagione dell'Estra Pistoia nel tripudio del PalaCarrara comunque in festa!

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Pistoia, 18 maggio 2024 – “Forse a qualcuno verrà voglia, un giorno, di scrivere la storia di questa stagione incredibile, perché questa appena finita è veramente una stagione bellissima da raccontare”. Con queste parole un emozionantissimo Marco Sambugaro, seduto in sala stampa a fianco di coach Brienza a fine partita, ha espresso tutta la sua soddisfazione e tutto il suo orgoglio nel momento del sipario sull’annata della squadra toscana.

Chi scrive è pistoiese doc, dietro alle vicende cestistiche – tra alti e bassi – da quasi quaranta anni, pertanto vorrete concedere qualche licenza poetica che vada oltre la cronaca di una partita e di un quarto di finale che, sul campo, è effettivamente stato sempre senza storia, come da pronostico.

Se è vero, infatti, che Pistoia aveva già collezionato qualche presenza in post season ed aveva già ottenuto qualche anno fa un piazzamento al 6° posto alla fine della regular season 2015-16 nella prima stagione di Vincenzo Esposito, è altrettanto vero che mai come quest’anno sembrava la candidata principale alla retrocessione ed invece si è ritrovata nella griglia per lo scudetto al termine di una stagione talmente emozionante da essere considerata probabilmente irripetibile.

Merita quindi iniziare il racconto dal time out chiamato dal coach of the year, Nicola Brienza, a pochi secondi dalla sirena finale, con la partita già abbondantemente finita e con l’unico scopo di far prendere un applauso in più ai beniamini biancorossi. Un momento fortissimo, di grande dispiacere per la consapevolezza della fine di una storia bella, con tanti volti rigati dalle lacrime nelle tribune e sui gradoni del PalaCarrara. Lacrime di riconoscenza per tutti i momenti belli, lacrime per la certezza che alcuni di questi ragazzi non vestiranno più la casacca toscana. 

Va segnalata la grande sportività dei tanti supporter bresciani scesi a Pistoia, non si è sentito uno sfottò, ma anzi si è percepito il senso di rispetto per l’emozione palpabile cui stavano assistendo, davanti a tutto un popolo biancorosso con le sciarpe in alto a salutare il gruppo dopo la sirena. Segno, forse, che al netto dell’acredine nata qualche anno fa, la magia della pallacanestro permette la capacità di leggere il momento e di averne sportivamente rispetto.

Bellissimi gli applausi dei giocatori bresciani verso tutta la tifoseria, bellissima la standing ovation ad Alessandro Magro di tutta la curva pistoiese quando il coach dei lombardi si è avviato in sala stampa, con tanti auguri sinceri che Brescia possa fare ancora tanta strada. Scene sinceramente molto belle, scene che raccontano tanti motivi in più per amare la pallacanestro.

Poi ci sarebbe anche la fredda cronaca, ma qui a Pistoia non interessa a nessuno. Si sa, qualcuno sui social ha già scritto che quella tra Pistoia e Brescia sarebbe stata una serie noiosissima. Forse dal suo punto di vista ha anche ragione, più probabilmente confidava di giocare i playoff al posto dei toscani e ci è rimasto male. Tutto può essere.

Sicuramente le tre partite hanno chiaramente fatto emergere tutti i motivi oggettivi – tra quelli tecnico, atletici, psicologici e chi più ne più ne metta – che giustificavano quella certa diffidenza sulle potenzialità del poster toscano.

Gara 3 ha smentito anche la sesquipedale sciocchezza che vorrebbe ci sia un accordo tra le squadre per un terzo incontro giocato più soft per permettere un quarto incasso, come se alla Brescia di turno – ma questo a mio avviso vale sempre e comunque per tutti – non facesse comodo riposarsi quelle 48 ore in più in ottica semifinale. La partita di ieri sera ha evidenziato il contrario, con i ragazzi di Magro concentratissimi e vogliosi di non far nemmeno credere ai tifosi pistoiesi della possibilità di allungare la serie. 

Pronti, via, tra le triple del solito Della Valle e la fisicità del poster in tutti gli spot del campo, Pistoia nulla ha potuto contro tutta l’artiglieria a disposizione di Magro, capace di alternare meticolosamente il tiro da fuori e l’appoggio al tabellone dopo che in post basso nessuno riusciva a tenere i vari Akele, Christon e Bilan. Grande aggressività di Brescia anche in difesa, con la lucidità di difendere sempre al limite e la capacità di far spendere pochissimi falli a testa a praticamente tutti i giocatori in rotazione.

Pistoia nulla ha potuto, in nessuna zona del campo. Gli esterni più pericolosi sempre ingabbiati in difese asfissianti, con Ogbeide lontano parente della sua miglior versione stagionale, la truppa Brienza in un batter di ciglia sia è trovata sotto di 20 e non è più rientrata.

Dopo la sirena, in sala stampa, tanti scambi di complimenti tra i due coach e tanta emozione di Brienza, che non ha commentato la partita ma ha raccontato tutte le sensazioni di una stagione fantastica. 

Adesso Brescia aspetta la vincente della sfida tra Trento e Milano, con i cugini lombardi che nel frattempo hanno recuperato il fattore campo. Si profila una semifinale a tinte lumbard, la sensazione da Pistoia è che Brescia abbia ancora molto da dire in questo campionato.

Luca Cipriani

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