Discovery taglia gli inviati per l’emergenza Covid. Camilla Ronchi resta a casa
La giornalista agordina aveva già in mano biglietto aereo e pass. «Farò il tifo per gli azzurri dal divano di casa»
Per tanti bellunesi diretti a Pechino ce n’è una che, suo malgrado, sarà costretta a restare a casa.
Camilla Ronchi, ex atleta e volto televisivo di Donnavventura, oggi giornalista sportiva che racconta sci e motori su Eurosport, ha dovuto dire addio alle Olimpiadi pur avendo già in tasca pass e biglietto aereo. Una vicenda surreale.
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«I vertici di Discovery, la tv ufficiale dei giochi olimpici per la quale lavoro, ha imposto una drastica riduzione dei giornalisti inviati a Pechino. La decisione è da rimandare alla situazione pandemica in continua evoluzione ed alle restrizioni previste dal protocollo sanitario. Non è colpa di nessuno, sono i tempi che corrono a cui non resta che adeguarsi».
Camilla Ronchi ha aggiunto alcuni dettagli.
«Dovevo partire giovedì scorso, ho preso qualche giorno in più per sistemare un po’ di cose a casa. Ho un figlio piccolo e venticinque giorni dall’altra parte del mondo sono tanti. Se fossi partita secondo i piani prestabiliti, oggi sarei già a Pechino. Quelle appena trascorse sono state settimane complicate. Ho effettuato una lunga serie di tamponi ed altri me ne aspettavano una volta messo piedi in Cina. Non è facile in queste condizioni prepararsi professionalmente per un evento come le Olimpiadi».
Il colosso statunitense Discovery, che tra i canali tematici vanta Discovery Plus ed Eurosport, entrambi pensati per trasmettere le Olimpiadi dall’inizio alla fine, per quanto riguarda la produzione “made in Italy” aveva predisposto una task force composta da tre giornalisti (compresa Camilla Ronchi) e due talent, l’ex sciatrice Irene Curtoni (sorella di Elena) e l’ex pattinatrice Valentina Marchei. Nelle scorse ore il dietrofront, dettato dall’evolversi della situazione pandemica in Cina che richiede ancora grande attenzione.
«Sono molto dispiaciuta, anche perché la decisione è arrivata quando ormai le valigie erano pronte. C’è una squadra operativa che seguirà le Olimpiadi dagli studi di Milano ma, essendo stata designata per andare a Pechino, lì sono già organizzati da tempo. Insomma, non mi resta che seguire le Olimpiadi in televisione, comodamente seduta sul divano di casa. Tiferò per gli azzurri e nel frattempo ricaricherò le pile in vista dei prossimi impegni professionali che, fortunatamente, non mancano. Olimpiadi? A questo punto spero di esserci a Parigi nel 2024 ma, soprattutto, a Cortina nel 2026. Saranno le Olimpiadi di casa, hanno un sapore speciale per me. Poterle raccontare sarebbe un sogno che si avvera».DIERRE