Cesana più pulita dai rifiuti grazie al pensionato Carlo: «Però nessuno mi aiuta...»
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Colle leva via la sporcizia abbandonata della zona verde in riva al Piave: «Lo faccio per il futuro dei nostri figli, dando il mio piccolo contributo»
LENTIAI. A settant’anni ripulisce le sponde del Piave dalla sporcizia, dimostrando un rispetto per la natura e l’ambiente come pochi. Carlo Colle, pensionato lentiaiese, nei giorni scorsi si è messo ancora una volta a disposizione della comunità raccogliendo bottiglie e spazzatura di vario genere nell’area al di sotto della diga di Busche: da semplici bottiglie di vetro a carta e plastica, a materiale più pesante. Non è la prima volta per l’anziano.
La zona viene particolarmente frequentata anche d’inverno, così come d’estate. E lo si nota dai rifiuti: inoltrandosi nel bosco confinante con Cesana beach la situazione non è cambiata rispetto allo scorso anno, quando il Gruppo Natura Lentiai e altre associazioni avevano dato vita ad una giornata ecologica.
Carlo Colle non si è mai scoraggiato. «Mi piacerebbe che qualcuno mi desse una mano nel mantenere pulita la zona», racconta, «ma nessuno si fa avanti. Mi capita spesso che le persone che mi vedono si fermino per complimentarsi con me, ma poi proseguono per la loro strada. E così mi ritrovo da solo nel fare quel che faccio».
Cosa lo spinge ad agire? «Provo a fare la mia parte, offrendo il mio contributo per quanto poco», sottolinea Colle, «perché penso che tutta la spazzatura che raccolgo oggi non sarà più presente per i nostri figli un domani. Bisogna pensare a loro, alle generazioni future: meno immondizia c’è sulle sponde del Piave e meno se ne troverà anche in mare».
A Carlo Colle è capitato di raccogliere di tutto e di più anche in questi giorni. «Mi reco spesso nella zona di Cesana beach», prosegue, «dove ho trovato sacchi enormi con dentro di tutto, probabilmente lanciati dalle auto. Quegli stessi sacchi sono spesso rotti, segno del passaggio di animali randagi, che sentono l’odore di ciò che c’è dentro, spargendolo ovunque. In giro ci sono inoltre copertoni, vasi chimici e anche assorbenti usati buttati nella sterpaglia».
Servirebbero delle telecamere di sorveglianza in zona? «Direi che sarebbero più che indispensabili», conclude, «perché altrimenti le criticità in zona non si risolveranno mai. Più volte in passato ho posto il problema dell’abbandono di rifiuti all’attenzione della Forestale e anche dell’amministrazione comunale. Dei nostri amministratori nessuno però si è mai fatto vedere ne sentire. Qualora le telecamere non si possano mettere, esistono anche altri metodi se davvero si vuole risolvere questo disagio ambientale».D.D.