Ristori per sci club e turismo, finalmente arrivano i soldi della Regione
Da lunedì inizia la distribuzione di oltre tre milioni per i professionisti del settore. Con i fondi per le attività colpite, in provincia di Belluno previsti circa 60 milioni di euro
BELLUNO. Da lunedì la Regione Veneto comincerà a distribuire 3 milioni e 282 mila euro a 973 maestri e a 39 scuole di sci che hanno diritto ai ristori per la mancata stagione invernale 2020/2021. Martedì in giunta regionale, invece, verrà approvata la delibera sul bando per la distribuzione di 35 milioni di euro alle attività turistiche, sempre come ristori per la stessa stagione di zona rossa. L’assicurazione è dell’assessore regionale al turismo, Federico Caner. Tra la pubblicazione del bando e la sospirata erogazione potrebbero trascorrere circa due mesi.
Di fatto la provincia di Belluno, tra questi ‘indennizzi’ e quelli ricevuti dalle società di sci incassa più di 60 milioni di euro. «Se ci sono stati dei tempi lunghi di elaborazione, questi sono dipesi – spiega Caner, rammaricandosi – dalla complessità delle operazioni di elaborazione dei bandi e di confronto con le associazioni di categoria, ma osso dire che il risultato è considerato più che soddisfacente da queste ultime». Quella di Caner è, indirettamente, una risposta al consiglieri regionali del Pd, Francesca Zottis, Giacomo Possamai, Vanessa Camani e Anna Maria Bigon che ieri mattina avevano lanciato un preciso allarme. «Ad oggi il bando regionale per erogare i ristori alle imprese turistiche dei comprensori sciistici è ancora fermo. Quali sono i motivi di questa impasse? La Lombardia ha già chiuso il proprio da mesi, mentre in Veneto gli operatori sono sempre in attesa di risposte»: questa la richiesta di chiarimenti, accompagnata da un invito ad accelerare le tempistiche. «Lo stanziamento delle risorse a livello nazionale risale a un anno fa, finora però ne ha beneficiato una platea estremamente ridotta, ovvero maestri e scuole di sci, oltre agli impianti a fune. Le imprese turistico-ricettive, invece, stanno aspettando non solo i contributi materiali ma addirittura i criteri con cui sarà costruito il bando. Non è accettabile trovarsi ancora in questa situazione. Sappiamo che le associazioni di categoria si sono confrontate con la Regione, avanzando delle proposte, ma al momento non ci sono altre notizie al di là dei fondi a disposizione, poco meno di 35 milioni di euro, messi dallo Stato».
Nella protesta si era inserito il parlamentare Roger De Menech. «Il governo dopo aver stanziato le risorse, aveva deciso di affidare alle Regioni per velocizzare le procedure di erogazione dei contributi. Eravamo in piena pandemia e le imprese turistiche si trovavano in pesante difficoltà. Adesso ci avviamo verso la fine del periodo pandemico e dopo troppi mesi non hanno visto un solo euro. È una cosa grave che bisogna risolvere immediatamente - precisava il dem - È amaro constatare come una modalità che abbiamo cercato di introdurre per semplificare, si è rivelata una complicazione, allungando enormemente i tempi. E non per nostra responsabilità».
La verità è, aggiunge Caner, che il dossier da Roma è arrivato in Regione soltanto verso la fine dello scorso anno. «E che, come ho precisato, abbiamo inteso condividere le modalità del bando con le rappresentanze dei diretti interessati».
Intanto per quanto riguarda maestri e scuole di sci, entro una settimana - come dice di sperare il presidente del collegio regionale, Luigi Borgo - dovrebbero trovare soddisfazione quanti hanno richiesto il ristoro.