Inaugurato il monumento di Facen rimesso a nuovo
Gli alpini di Pedavena hanno onorato i sedici caduti della frazione. Sindaco e presidente Ana: mantenere viva la memoria
PEDAVENA. Mantenere viva la memoria delle vicende passate per coltivare quotidianamente la pace. Il messaggio è stato lanciato oggi, domenica 20 marzo, a Facen, dove gli alpini del gruppo Ana di Pedavena hanno inaugurato la lapide rimessa a nuovo dedicata ai sedici caduti della frazione durante la seconda guerra mondiale.
Un restauro amorevole che gli alpini del gruppo guidato da Alessandro Bortolas hanno portato a termine da qualche tempo e che hanno inaugurato nel giorno della celebrazione dell’assemblea, al termine della messa solenne nella parrocchiale.
Sono stati il sindaco Nicola Castellaz e il presidente della sezione Ana Feltre, Stefano Mariech, a sottolineare il valore dell’iniziativa delle penne nere pedavenesi. «La storia non deve sbiadire, è questo l’insegnamento che ci viene dal gruppo alpini Pedavena», ha detto Castellaz, alludendo al ripristino della lapide, che era stata resa illeggibile dal tempo e dalle intemperie. La storia, anche quella dei caduti delle comunità frazionali, deve dunque continuare ad ammonire che «in guerra non vince mai nessuno», ha detto il sindaco, mentre la pace va coltivata quotidianamente «perché non è un dono acquisito».
Una esortazione a non dimenticare ripresa, davanti al monumento ai caduti di Facen, anche dal presidente Ana Feltre, Stefano Mariech. «La testimonianza della nostra storia non è mai abbastanza», ha sottolineato, invitando dunque a «mantenere sempre vivo il ricordo».
La deposizione di una corona di alloro davanti al monumento restaurato e i canti del coro hanno solennizzato la cerimonia che ha coinvolto e commosso la comunità di Facen. Per le penne nere del gruppo Ana di Pedavena la giornata associativa è quindi continuata con il pranzo sociale e la votazione per il rinnovo del consiglio direttivo, che dovrà nei prossimi giorni designare il successore di Bortolas alla guida del gruppo.