Via libera al rendiconto 2021 in Consiglio veneto, ancora 9 milioni da investire

VENEZIA. Via libera al rendiconto finanziario del Consiglio regionale veneto per il 2021, con oltre 9 milioni di risorse straordinarie che rientrano a bilancio. Risorse sulle quali vertono richieste di investimenti da parte della minoranza: sui trasporti, sulla sanità. E via libera anche al piano triennale degli interventi nel settore dell’immigrazione.

Mentre in casacca Pd, Andrea Zanoni riaccende i riflettori sul tema dell’energia rinnovabile. Temi da Consiglio regionale. Ieri nuovamente tutto in presenza. E senza gli ipotizzati strascichi da poste elezioni.

IL RENDICONTO PER L’ESERCIZIO 2021

Prima di tutto, è stata approvato il rendiconto della gestione del Consiglio regionale per l’esercizio finanziario 2021. Con un avanzo di amministrazione di 22,1 milioni di euro, dei quali oltre 12,1 milioni accantonati. Rimangono 9,38 milioni. Risorse, parte delle quali le consigliere dem Anna Maria Bigon e Francesca Zottis hanno chiesto sia destinata per incrementare e migliorare i servizi socio-sanitari territoriali, soprattutto quelli dedicati alla cura della salute mentale. «Vigileremo perché gli stanziamenti si realizzino nei tempi più urgenti possibile» promettono Bigon e Zottis.

Rimanendo in area dem, analoga richiesta, ma con differente oggetto, è stata avanzata anche da Jonatan Montanariello, che chiede invece che parte di queste risorse venga destinata alla gestione del trasporto pubblico, con uno sguardo che è puntato su Venezia. E con un occhio di riguardo anche per il “pendolarismo sanitario”: «L’efficienza dei servizi di ospedali e strutture non può essere avulsa dalla agevole raggiungibilità di queste strutture da parte di chi si deve sottoporre a visite, esami e interventi» sostiene il consigliere del Partito Democratico.

IMMIGRAZIONE

In questo quadro, via libera anche al piano triennale di massima 2022-24 degli interventi nel settore dell’immigrazione, che mira alla piena integrazione dei cittadini extracomunitari con regolare titolo di soggiorno e il loro inserimento nel contesto sociale, scolastico e lavorativo. Altro obiettivo della Regione è attuare un nuovo approccio con lo Stato, in materia di determinazione dei flussi per ragioni di lavoro, anche ascoltando le rappresentanze del mondo economico, produttivo e sindacale.

Tra le azioni da realizzare, il monitoraggio del fenomeno migratorio e il potenziamento dell’offerta educativa linguistica ai migranti. Mentre parallelamente vengono introdotti progetti specifici legati alla pratica sportiva, sempre per favorire l’integrazione dei migranti.

NUCLEARE E ENERGIA RINNOVABILE

E palazzo Ferro-Fini è stato poi il palcoscenico per l’esibizione di un cavallo di battaglia, nella querelle tra maggioranza e opposizione: energia nucleare e fonti rinnovabili. «Dopo che Zaia, di fronte alla crisi energetica, aveva cambiato idea sul nucleare, facendo marcia indietro rispetto al referendum e aprendo all’ipotesi di costruire una centrale in Veneto, oggi ci aspettavamo il nome del sito individuato per la realizzazione dell’impianto. E invece, non solo Zaia era assente, affidando all’assessore Marcato una risposta da avvocato difensore, ma non è arrivata nessuna notizia concreta» punge il consigliere.