Motociclista veneziano si schianta lungo la statale 251 a Longarone
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Giovane ricoverato in gravissime condizioni: è stato trovato esamine sull’asfalto da un automobilista
LOGARONE. È stato ritrovato sul selciato, esanime, in gravissime condizioni: la sua moto semidistrutta. Lui quasi senza vita. Ora è ricoverato in prognosi riservata al Ca’ Foncello di Treviso.
A rinvenire A.C., 24enne di Cavallino Treporti, lungo le serpentine della strada 251 che da Longarone porta alla diga del Vajont, è stato un automobilista di passaggio che si è ritrovato il corpo, davanti agli occhi, a lato strada, e ha avvertito i soccorsi. Intorno, nessuno: solo lo scenario di uno schianto violentissimo.
Il giovane, come detto, è un veneziano di Cavallino Treporti: dalle prime ricostruzioni sarebbe rimasto vittima di un incidente che, almeno dalle prime ricostruzioni dei carabinieri, lo avrebbe visto unico sfortunato protagonista in quel pezzo di strada che muove da Codissago in direzione del Vajont. Probabilmente si è schiantato in curva contro i parapetti che fiancheggiano la sp251: ma non si è ancora capito, per esempio, se stesse scendendo oppure salendo lungo quella strada.
Il ragazzo è privo di conoscenza, ricoverato all’ospedale di Treviso dove è stato trasferito a bordo di un elicottero del Suem che lo ha prelevato dal luogo del sinistro. Non sarebbe in pericolo di vita, ma di fatto è quasi in coma: un politrauma molto importante quello riportato.
L’incidente è stato segnalato intorno alle 17.30: l’automobilista di passaggio lungo la 251 ha notato il corpo del centauro a terra. Il ragazzo on si muoveva, la motocicletta a lato strada era praticamente distrutta. L’automobilista ha dunque allertato i soccorsi, chiamando il 118 di Pieve di Cadore che è arrivato con un elicottero. I medici si sono resi conto subito della gravità della situazione: il giovane è stato prima rianimato e successivamente caricato a bordo del velivolo di soccorso subito partito per Ca’ Foncello.
Intanto sul luogo dell’incidente, la pattuglia dei carabinieri di Val di Zoldo ha iniziato i primi accertamenti e raccolto la testimonianza dell’automobilista di passaggio che ha intercettato il corpo del centauro veneziano.
L’ipotesi più probabile è che il giovane abbia perso il controllo del mezzo all’uscita di una curva e si sia schiantato senza coinvolgere altri mezzi. Almeno non sono stati rinvenuti per ora dettagli che facciano pensare ad altre vetture o moto coinvolte nell’accaduto. Il mezzo a due ruote è stato comunque posto sotto sequestro dai carabinieri e dalla procura.
Un ennesimo schianto su una strada nota per la sua pericolosità, che però invita a pigiare sull’acceleratore fra quelle serpentine e tra quelle curve anche cieche. L’ultimo incidente che aveva visto padre e figlio in sella finire all’ospedale, neanche un mese fa, si era verificato sul versante Zoldano della 251.Cristina Contento