Limana piange Roberto “Brio” Bristot: artista, ex assessore, regista attento al sociale
Quel cuore che aveva messo in tutte le sue opere, in ogni cosa che faceva alla fine lo ha tradito. Se n’è andato nella mattina di oggi, mercoleì 12, all’ospedale di Treviso dove era stato ricoverato da qualche giorno per un problema cardiaco, Roberto “Brio” Bristot, 61 anni di Limana.
Artista, disegnatore, regista, ex assessore comunale, Bristot era nato e cresciuto a Limana dove abitava ancora ma il suo nome, il suo stile e i suoi lavori sono noti in tutta la provincia di Belluno e non solo.
Sono stati in tanti a ricordarlo sui social alla notizia della sua scomparsa. Tra loro anche degli amici di sempre come Edi Fontana. «Siamo cresciuti insieme e insieme abbiamo fatto tanta strada insieme, strada in salita, in discesa, mai facile comunque. L’attenzione per gli altri e soprattutto per le fasce deboli della popolazione come i bambini ha sempre caratterizzato la sua vita».
Dopo alcuni anni tra le fila della minoranza in consiglio comunale a Limana, negli anni dal 1999 al 2009 Bristot è entrato in maggioranza, facendo anche l’assessore alla cultura, quando era sindaco Sommacal e vice sindaco il suo amico Fontana. «Sue sono le idee dei murales di Giaon dedicati a Buzzati, di Fantalibrando dedicata ai bambini che si svolge ogni anno in biblioteca ancora oggi», ricorda Fontana. «Suo anche il film dedicato a Buzzati “Miracoli in Valmorel”. Lui ha portato a Limana Giobbe Covatta, Gino Strada. Con Roberto ho perso un vero amico, ma mi resta la consapevolezza che insieme abbiamo fatto delle belle cose».
Ma Roberto Bristot è un amico anche dell’associazione Insieme si può, come ricorda Daniele Giaffredo. «Roberto ha ideato il nostro logo grafico e animato, quello per i trent’anni della associazione, del Colibrì, della campagna per i regali senza frontiere. Suo anche il dvd realizzato sulla sua esperienza in Africa, sia in Sudan che in Uganda dal titolo “Voli per ali di libellula”. Da ultimo», conclude Giaffredo, «ha realizzato la campagna ambientale col Cantiere della Provvidenza, IsP e Abm. Nei giorni precedenti alla sua scomparsa ha ultimato un docufilm di una ventina di minuti sulla sua visione di una parte di umanità, un progetto che avremmo dovuto presentare insieme, ma che faremo purtroppo in sua memoria».
La sua improvvisa scomparsa ha lasciato nello sgomento tutta la provincia di Belluno, dove Bristot era conosciuto e stimato. Tra chi lo ha conosciuto bene anche Angelo Paganin che, durante il suo incarico al Csv di Belluno, ha lavorato spesso con Bristot. «Roberto si contraddistingueva per la sua libertà di pensiero, la sua ironia, per il suo essere allergico all’ipocrisia», spiga Paganin. «Era una persona e un artista molto genuino. Suoi sono il docufilm su Vaia, sulla storia del servizio civile in provincia, suo il lavoro svolto insieme con la Diocesi per sensibilizzare le coscienze nei confronti degli anziani. Ha sempre lavorato molto per la promozione del volontariato. Una figura importante nel campo della solidarietà e dell’impegno civile che ci mancherà».