Niente gas e bollette ridotte: a Feltre una casa autonoma con il 110%

Con lo spettro sempre più minaccioso del rincaro delle bollette per il riscaldamento, c’è chi si stacca dal gas, grazie alla riqualificazione edilizia ottenuta con il Superbonus 110 per cento e all’utilizzo delle energie rinnovabili. L’esempio che il rinnovamento energetico profondo degli edifici è fattibile e che rendersi indipendenti dal gas è possibile, arriva da un’abitazione a schiera su due piani a Feltre, che l’impresa Barzon di Belluno sta consegnando in questi giorni a una famiglia di due lavoratori con tre figli.

«Quest’anno affronteremo un inverno senza avere l’ansia di dover aprire la bolletta del gas ed in più avremo la bolletta dell’elettricità ridotta notevolmente grazie all’aiuto del fotovoltaico», dicono i proprietari. «Quest’anno l’inverno non ci fa paura». La casa è dotata di 8,000 Kwp (chilowatt di picco) di pannelli fotovoltaici e 15,0 chilowatt ora di batterie di accumulo che alimentano una pompa di calore che produce il riscaldamento invernale a pavimento e l’acqua calda sanitaria. La stessa energia elettrica è anche usata per l’illuminazione, gli elettrodomestici, il piano cottura a induzione, la ricarica dell’auto elettrica.

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In questo modo l’edificio è stato reso indipendente dalla fornitura del gas grazie all’uso delle energie rinnovabili. L’abitazione dunque è sostanzialmente autosufficiente e produce l’energia che gli serve, anzi in alcuni momenti cede l’energia in eccesso alla rete.

I lavori hanno visto un esborso diretto da parte dei proprietari per i costi extra bonus di meno del 10 per cento dell’intervento, che ha attirato anche l’attenzione di Eurac Research di Bolzano, il più autorevole centro studi sull’efficienza energetica in Italia, che ha dedicato un’analisi specifica al caso.

Si è concentrato in particolare sui costi di realizzazione e manutenzione, che senza incentivi sono ancora alti ma possono essere ottimizzati. Da parte dell’impresa esecutrice, il titolare Sergio Barzon sottolinea che «è stato necessario un grosso sforzo tecnico collettivo per ottenere il risultato di Feltre, dai nostri professionisti ai nostri fornitori, tutti si sono adoperati al massimo. Ma la cosa più difficile è stata domare la complicata burocrazia documentale del Superbonus, in continuo divenire», spiega. «Questa ha creato difficoltà e anche gravosi rallentamenti ai nostri partner bancari, con non poche conseguenze per noi, che abbiamo dovuto sostituire la banca nel finanziare i clienti pur di continuare con i lavori», aggiunge il geometra Sergio Barzon, che a riguardo vuole lanciare un appello: «Mi auguro che il nuovo Governo più di tutto semplifichi le procedure e dia stabilità alle misure». —