Perez: «Clodiense irraggiungibile, ma secondo posto possibile»
È una Dolomiti che sogna in grande e che vuole prendersi il secondo posto. Capitan Pablo Perez suona la carica in vista di un girone di ritorno che la formazione bellunese vuole vivere da assoluta protagonista.
«Se parliamo di obiettivi dobbiamo essere realisti», spiega Perez, «la Clodiense al momento ha scavato un gap difficile da colmare, ma il secondo posto è alla nostra portata. Una volta raggiunto vedremo cosa succederà, si può sempre sognare ma adesso dobbiamo stare con i piedi per terra e fare ancor meglio nel girone di ritorno».
Il capitano sembra proprio essere attaccato alla realtà, con la sfida contro l’Adriese nel mirino ed un girone d’andata che lascia un pizzico di rammarico per qualche punticino lasciato per strada.
«Siamo soddisfatti a metà», commenta Pablo, «si poteva fare meglio. Siamo contenti ma non basta, è questa la sensazione dello spogliatoio. Dobbiamo migliorare in casa, cosa che è avvenuta a fine andata ed essere più concentrati nelle gare equilibrate, senza farci prendere dalla frenesia del momento ma cercando di avere più controllo in alcune fasi delicate del match. Ora siamo concentrati sull’Adriese, anzi a dire il vero lo siamo dal fischio finale della sfida vinta col Mestre. Abbiamo avuto pochi giorni di pausa, ci siamo allenati bene e non vediamo l’ora di scendere in campo per cominciare al meglio questo girone di ritorno. Partire col piede giusto è fondamentale».
Detto della Clodiense in vetta a +12 sul Treviso secondo, questo giorne di Serie D sembra tra i più equilibrati degli ultimi anni e Perez con le sue parole lo conferma.
«Tutte le squadre sono molto ben attrezzate, con giocatori di ottimo livello. La stessa Clodiense non la vedo molto sopra alle altre, direi che è stata non solo brava ma anche fortunata. Molte volte gli episodi sono girati dal verso giusto e questo secondo me fa la differenza in un campionato tosto e difficile».
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Perez elogia poi gruppo e mister.
«Se dovessi trovare un nostro punto di forza direi che è proprio il gruppo. Abbiamo fatto spesso i conti con degli infortuni, ma chi è sceso in campo per sostituire i titolari non ha fatto sentire la loro mancanza. Il mister poi è un vero punto di riferimento di questa squadre, credo sia l’uomo giusto, un mix di sapere tattico e di umanità. Sa arrivare ai giocatori, lo paragono come figura a Carlo Ancelotti. Nella mia carriera raramente mi sono trovato così bene con allenatore e staff tecnico, credo che lavorando così possano giungere presto al professionismo proprio perchè sono degli eccellenti professionisti».
Domenica è dunque già tempo di tornare in campo, alle 14.30 si giocherà ancora al Polisportivo. A gennaio poi la Dolomiti sfiderà in trasferta la Virtus Bolzano (domenica 14) giocherà in casa contro il Mori Santo Stefano (21 gennaio) ed infine farà visita al Campodarsego (28 gennaio). Motivazione ed ambizioni di certo non mancano.