Ponte nelle Alpi, due baby gang si sfidano in stazione: dagli zaini spuntano mazze da baseball
Due baby gang se le danno alla stazione di Polpet. Sarebbe stato un viaggiatore, in attesa di un treno regionale al proprio binario, a interrompere la rissa con una telefonata allarmata al 113. Quando hanno sentito le sirene di due volanti in arrivo dalla questura di Belluno, questi ragazzini con un irrefrenabile prurito alle mani si sarebbero dileguati in ogni direzione e le ricerche sono ancora in corso, sulla base delle poche testimonianze disponibili al momento.
Non c’era tanta gente comune verso le 19 di ieri, 8 gennaio, nello spazio tra il ristorante e la pasticceria, ma si sono vissuti momenti di grande paura e preoccupazione perché nella penombra sarebbero spuntate mazze da baseball, bastoni e catene da ninja.
Nessuno andrà al Pronto soccorso del San Martino a farsi medicare, poco ma sicuro. In un secondo momento è arrivata anche una pattuglia dei carabinieri, che ha intensificato i passaggi nell’area e nelle zone più o meno vicine al teatro dello scontro.
Ci sono le telecamere
Se c’è un comune della provincia in cui non mancano certo le telecamere della videosorveglianza, questo è proprio Ponte nelle Alpi e gli occhi elettronici di proprietà comunale potrebbero essere molto utili per sviluppare le indagini e arrivare all’identificazione dei protagonisti della zuffa.
Ragazzi di due diverse comitive che potrebbero anche essersi dati appuntamento in viale Stazione. Alcuni giovanissimi, probabilmente ancora minorenni. E quasi tutti attrezzati con uno zainetto, che al mattino contiene i preziosi libri di scuola, ma dopo l’ultima campanella va bene anche per tutto il resto.
La chiamata alla polizia
Non si sa ancora quale sia stato il detonatore, ma nessuno si sarebbe risparmiato, tanto meno tirato indietro, almeno fino a quando gli utenti di Trenitalia hanno sentito delle urla, capendo che era in corso un violento parapiglia. Uno di loro ha preso il telefonino per chiamare la polizia e le volanti sono sopraggiunte a sirene spiegate. Una volta sul luogo, non è rimasto che constatare la fuga di tutti.
La pasticceria era chiusa per il turno di riposo settimanale, nella locanda stava funzionando soltanto il bar e gli agenti hanno sentito a sommarie informazioni i pochi presenti, che potevano aver visto qualcosa di interessante.
Dopo di che hanno cominciato a perlustrare la zona intorno a viale Dolomiti, alla ricerca di qualche indizio utile. Insieme alla polizia, stanno lavorando i carabinieri della stazione di Ponte nelle Alpi. Fino a ieri sera non c’erano novità, ma già stamattina le forze di polizia potrebbero chiedere al sindaco Paolo Vendramini e alla Polizia locale di poter visionare le immagini delle telecamere.
Il precedente
Non sarebbe la prima volta che i fotogrammi diventano decisivi, anche senza tanta luce, basti pensare alla rapina al market Ardivel. E non è nemmeno la prima volta che in stazione avvengono fatti violenti.
Ai primi di novembre, un uomo del posto era stato circondato e minacciato con un coltello da tre individui, che volevano rapinarlo e si era salvato per l’arrivo in auto di un amico, che doveva dargli un passaggio a casa. Sul caso, stanno ancora facendo degli accertamenti gli stessi carabinieri pontalpini. —
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