Belluno Volley, riecco Reyes. «Siamo fortissimi, adesso dimostriamolo»
Sapeva che sarebbe tornato presto in campo. Ecco, magari non immaginava di farlo da secondo libero, ma va bene qualsiasi ruolo quando non vivi da mesi una partita ufficiale all’interno del rettangolo di gioco.
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Le convocazioni delle scorse settimane erano state dunque il prologo del graduale riavvicinamento di Alex Reyes a quel passo compiuto domenica contro Garlasco. A dare ancora più risalto al 3-0 inflitto ai lombardi dal Belluno Volley, ci ha pensato quindi il virtuale abbraccio della Spes Arena allo schiacciatore italocubano.
Infortunatosi alla caviglia il 16 settembre nel test amichevole contro Povegliano, il ragazzo classe 2000 non giocava dal 22 aprile 2023, giorno della sconfitta a Casarano del suo Parma nei playoff.
Ora il doloroso conteggio può essere stoppato.
Alex, l’unica stranezza di domenica è stato il ruolo…
«Eh già. Ma avevo avuto modo di prepararmi in settimana, considerando che i due liberi non erano al meglio. Occorreva un giocatore in grado di dare una mano dietro e io ero ben contento di mettermi a disposizione. In difesa e ricezione me la cavo, perciò non ho neppure dovuto sforzarmi in modo particolare. Dopo di che è stata un’eccezione e infatti mi sto comunque allenando da banda».
Il tuo carattere ha aiutato a non scoraggiarti, immaginiamo.
«Non mi abbatto mai. Ero fiducioso sul buon esito del recupero sin da poco dopo l’infortunio. Oltre ad avvertire la vicinanza dei compagni, la società mi è rimasta accanto in ogni momento e lo staff tecnico ha lavorato con tanta pazienza e competenza allo scopo di rimettermi in forma. Cito su tutti il preparatore atletico Sergio Sartori, ma anche il fisioterapista trevigiano Stefano Galifi. In realtà sono ancora in piena preparazione, perché devo continuare a migliorare in maniera ulteriore e progressiva. Il prossimo step riguarda il “guadagnare” qualche centimetro al salto».
Quanto era dura rimanere fuori, specie in concomitanza delle sconfitte?
«Soffrivo molto, non lo nego. Ti colpisce un un senso di impotenza che è duro da accettare».
A proposito, due vittorie su due nel girone di ritorno dopo un Natale non certo indimenticabile…
«Siamo passati attraverso una “svirgolata” che nello sport va messa in conto, talvolta. Siamo fortissimi e ne resto convinto, ma talvolta è venuto meno il carattere e la fame agonistica necessaria. Il problema principale ritengo sia stato questo, però stiamo reagendo nella maniera migliore. Lo si è visto ad esempio a Cagliari, così come l’altro giorno in una partita dove erano nascoste un bel po’di insidie».
Domenica siete a Mirandola, a proposito di sfide da non sbagliare.
«Siamo nella seconda parte di campionato, ogni punto pesa tantissimo e non hai più l’opportunità di rimediare. Occorre ottenere più risultati utili consecutivi possibili, così da entrare nei playoff a fine marzo nella miglior posizione possibile. Sono convinto la squadra non sia inferiore a nessuno, a patto di affrontare le sfide con la testa giusta e tanta determinazione. In tal senso, ho enorme voglia di dare un prezioso contributo».