Anche Borca si arrende: da marzo arriva la tassa di soggiorno
La tassa di soggiorno nel comune di Borca entrerà in vigore il primo marzo. Il 2024 si apre con una importante novità nel comune cadorino, l’ultimo in ordine di tempo della valle del Boite a “cedere” all’imposta di soggiorno. Divenuta realtà già alla fine del 2023 con l’approvazione in consiglio comunale, entrerà in vigore in modalità sperimentale tra un mese e mezzo.
«Eravamo l’unico paese senza imposta di soggiorno in Valboite, ci siamo semplicemente adeguati», ha spiegato il sindaco Bortolo Sala, «si tratta di una misura non più rinviabile alla luce del momento storico che stiamo vivendo e delle nuove sfide che ci riserva il futuro prossimo. Un piccolo Comune come il nostro non ha le forze per brillare di luce propria. C’è, al contrario, necessità di garantire al territorio nuove entrate. In quest’ottica, l’introduzione dell’imposta di soggiorno ci è sembrata la via più giusta da percorrere».
Approvata la mozione in consiglio comunale prima della fine dell’anno, restava da individuare l’ammontare dell’imposta, fissata dalla giunta in un euro per tutte le strutture ricettive operanti sul territorio comunale ad eccezione degli hotel a 4 stelle e superiori per i quali l’imposta sale leggermente, a 1.50 euro.
«Sono soldi che reinvestiremo nello sviluppo e nella promozione turistica del nostro territorio», ha assicurato il primo cittadino, «cose che, altrimenti, non saremmo in grado di garantire alla luce delle costanti ristrettezze economiche a cui è soggetto non solo il Comune di Borca ma ogni piccolo Comune di montagna».
L’applicazione dell’imposta di soggiorno a Borca entrerà in vigore il primo marzo, per i mesi di gennaio e febbraio non sono previste novità. Toccherà ai gestori delle strutture ricettive incassare l’imposta. Quali? Strutture ricettive alberghiere (alberghi da una a quattro stelle) e strutture ricettive extra alberghiere, categoria all’interno della quale trovano posto anche i rifugi alpini (al pari di b&b, affittacamere, abitazioni ad uso turistico, foresterie e case religiose adibite all’ospitalità turistica). Saranno soggette ad imposta di soggiorno anche aziende agrituristiche e i campeggi.
La misura introdotta dal Comune di Borca ha previsto alcune esenzioni: minori al di sotto dei 12 anni d’età, portatori di handicap non autosufficienti, studenti fino al ventiseiesimo anno d’età che soggiorneranno a Borca per motivi di studio, lavoratori stagionali impiegati nelle stesse strutture ricettive oppure in attività commerciali ed artigianali, forze dell’ordine che pernotteranno a Borca per ragioni di servizio, membri della protezione civile o di altre associazioni che pernotteranno a Borca in circostanze calamitose.
L’imposta è dovuta «fino ad un massimo di sette giorni nelle abitazioni ad uso turistico», si legge nella delibera, «e fino ad un massimo di cinque giorni per tutte le restanti soluzioni turistiche a partire dagli hotel» .