Sr 203 Agordina, vertice tra Padrin e Salvini
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Il presidente della Provincia di Belluno ha consegnato al ministro delle Infrastrutture il dossier sulla messa in sicurezza della strada regionale tra Mas di Sedico e Agordo
La messa in sicurezza della strada regionale Agordina è stata il punto centrale del confronto a Roma del presidente della Provincia, Roberto Padrin, con il ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Matteo Salvini.
All’ordine del giorno dell’incontro la questione della Sr 203 Agordina, dunque, ma anche un’analisi a tutto tondo della viabilità bellunese, con l’impegno a un prossimo aggiornamento.
Il presidente Padrin ha sottolineato le carenze infrastrutturali della montagna, che necessita di strade sicure e percorribili anche in condizioni di meteo avverso. In particolare ha consegnato al ministro Salvini un documento relativo alla situazione della Sr 203 Agordina, e ha sottolineato la necessità per il territorio bellunese - cittadini, lavoratori e imprese - di mettere in sicurezza la principale via di accesso all’Agordino, che oggi è spesso soggetta a crolli di massi dai versanti e piccoli smottamenti che rendono precario il transito.
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«Avevo accennato al ministro Salvini la situazione della 203 già a dicembre, quando avevo avuto modo di incontrarlo brevemente a Venezia, durante la cerimonia di posa della prima pietra del collegamento ferroviario con l’aeroporto», spiega il presidente Padrin. «Ci eravamo accordati per un incontro a Roma al più presto per approfondire la questione, nella consapevolezza che oggi il tratto di strada tra Mas di Sedico e Agordo ha una necessità specifica e prioritaria, che è quella della messa in sicurezza. Il ministro l’ha capito e mi ha assicurato che analizzerà la questione con Anas».
Il dossier consegnato al ministro da Padrin è una sintesi di una parte del piano di miglioramento dell’accessibilità dell’Agordino messo a punto un paio di anni fa dall’Unione montana agordina e adottato dal consiglio provinciale con un atto di indirizzo (sintesi integrata anche con il piano regionale trasporti della Regione Veneto, a seguito di un incontro in Regione con l’assessora Elisa De Berti e con il presidente dell’Uma Paolo Frena).
Non solo Agordino: l’incontro al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha affrontato a 360 gradi la situazione della viabilità bellunese, attuale e futura visti gli interventi già previsti o in fase di esecuzione. In particolare il tema delle varianti olimpiche, Cortina e Longarone, su cui il ministro Salvini ha assicurato piena operatività e rispetto dei cronoprogrammi; il tema della galleria di Comelico, per cui sono state chieste rassicurazioni sulla riduzione dei disagi alla comunità coinvolta dai lavori; la situazione della 251 della Val di Zoldo; e il tema del potenziamento infrastrutturale in una provincia di montagna, dove le distanze sono spesso molto elevate e con un coefficiente di difficoltà particolarmente impegnativo.
«Oggi non abbiamo ancora quantificazioni precise dei costi né delle opere che sarebbe necessario mettere in campo sulla 203, ma la condivisione della priorità di intervento è un primo elemento e ringrazio il ministro per aver assicurato il suo impegno, insieme all’assessora De Berti che non ha mai fatto mancare la sua attenzione sul tema», aggiunge il presidente Padrin.
«Per quanto riguarda le varianti olimpiche, ci auguriamo insieme al ministro di poter procedere spediti, per dare al territorio quelle infrastrutture utili e indispensabili non solo in ottica Milano Cortina 2026, ma per il futuro delle nostre vallate. Il potenziamento sostenibile della viabilità, anche intervalliva con particolare riferimento alla 251 della Val di Zoldo, e la messa in sicurezza delle strade sono fondamentali per una montagna che vuole continuare a dare servizi a chi la abita».