Dolomiti, rimpianti dopo il pari con il Mori. Tiozzo: «Troppo nervosi, volevamo vincerla»
![Dolomiti, rimpianti dopo il pari con il Mori.
Tiozzo: «Troppo nervosi,
volevamo vincerla»](https://www.gedistatic.it/content/gnn/img/corrierealpi/2024/01/23/121749698-4c92dafb-a4e6-4586-a081-d98cfd001784.jpg)
foto da Quotidiani locali
Le recriminazioni e i rimpianti, accompagnate dalla ferrea volontà di sbagliare il meno possibile nelle prossime due trasferte consecutive a Campodarsego e Bassano.
Le quali, assomigliano ad altrettanti spareggi playoff, essendo padovani e vicentini distanti tre e due lunghezze. Torna oggi ad allenarsi la Dolomiti Bellunesi, delusa e infastidita per il pareggio raggiunto in extremis dal Mori. I tre punti sembravano ormai cosa fatta, complice pure l’ottima gestione della contestata inferiorità numerica dovuta al rosso a Caprioni all’ora di gioco.
[[ge:gnn:corrierealpi:14014424]]
Invece i trentini sono riusciti a impattare al 94’, su altra dinamica dubbia, considerata la carica a un Virvilas che comunque non aveva calcolato chissà quanto bene la traiettoria del cross. Però la sensazione diffusa nell’ambiente dolomitico è quella di non aver fatto tutto al massimo, mancando così l’occasione di rimanere a –3 dal Treviso e di recuperare tre punti (simbolici) alla capolista Clodiense. Il difensore Francesco Tiozzo, nell’analisi, si divide.
Partiamo con la difficile lettura di un match condizionato dagli episodi, non solo quelli arbitrali.
«Ci è girato a favore poco, inutile negarlo. Dall’espulsione ad alcuni errori in zona gol, passando per l’azione sfociata nell’1-1. Il rimpianto cresce pensando al modo fin lì impeccabile di difendere la situazione di vantaggio, nonostante l’uomo in meno. Da quando siamo rimasti in 10, il Mori non ha creato pressoché nulla».
Approccio rivedibile?
«Non siamo partiti benissimo, vero. Ma trascorsi alcuni minuti di adattamento, la squadra è andata in crescendo e non a caso abbiamo trovato il gol con Toniolo appena dopo il rosso».
Il nervosismo del match vi ha penalizzato.
«Un po’ sì. Loro l’hanno buttata su quel piano, perché sono in difficoltà in classifica e ambivano a portare via un punto utile ad avvicinare il loro obiettivo. Dovevamo di conseguenza rimanere tranquilli nei momenti di maggior agitazione, però siamo una rosa giovane e a volte pecchiamo di esperienza nella gestione di tali frangenti».
[[ge:gnn:corrierealpi:14014407]]
Campodarsego e Bassano sono sfide che possono dare la pressoché certezza della partecipazione playoff?
«Sì e no. Senza dubbio sono entrambe dirette concorrenti e farebbe bene allontanarle. Al tempo stesso manca ancora molto al termine della stagione e nel ritorno le incertezze si moltiplicano, pur rimanendo in palio parecchi punti. Comunque per ora stiamo dimostrando di meritare la terza posizione».
Quanto conterebbe chiudere dentro le top cinque e cosa manca secondo te a questa Dolomiti per puntare ai vertici?
«Ci teniamo: darebbe soddisfazione a tutti. Mentre se devo analizzare le carenze, dico che la differenza tra noi e la Clodiense è ad esempio proprio una partita come quella contro il Mori. Sono convinto loro, pur nella stranezza del match, mai avrebbero incassato l’1-1. Servirà da lezione».