Elezioni Provinciali: la Lega rinuncia alle sue condizioni e resta nella lista unica
foto da Quotidiani locali
Nessuna corsa in solitaria per la Lega bellunese alle elezioni provinciali. Dopo una serie di consultazioni interne e con gli alleati di centrodestra, il segretario provinciale Andrea De Bernardin ha deciso di rinunciare a seguire l’ordine di scuderia del segretario regionale, Alberto Stefani, mantenendo l’adesione alla lista unica di coalizione. Quello di Stefani, del resto, non era un imperativo per i leghisti bellunesi, che fin dall’inizio hanno avuto la possibilità di derogare alle disposizioni superiori, che valgono invece come regola ferrea per gli altri territori.
Due gli elementi che hanno convinto De Bernardin a procedere con le trattative avviate nelle settimane passate: la difficoltà a comporre una lista da dieci nomi e il timore che tale lista potrebbe rimanere marginale nel complesso e rischioso sistema di elezione di secondo grado.
Va aggiunto, però, che la Lega non ha ottenuto nulla dal confronto con gli alleati rispetto alle condizioni che rendevano più perplesso il partito: numero di candidati, numero di donne e presenza di una componente civica. «Si va avanti come prima, come se quella parentesi non ci fosse stata», dice Silvia Calligaro, coordinatrice provinciale di Fratelli d’Italia, che non commenta quanto accaduto in casa Lega. «Il lavoro prosegue ed è già a buon punto, la prossima settimana saremo pronti con la lista».
Dunque la Lega dovrà mettere da parte le sue titubanze e sacrificare le aspirazioni di qualcuno, soprattutto nel capoluogo, dove i voti disponibili sono tanti e pesanti, ma non si possono disperdere con il rischio che vadano a favore di qualcun altro. Il meccanismo unito alla dinamica dei posti in lista, dunque, impone una scelta: quella di puntare o su un candidato di Belluno o su uno di Feltre e al momento la Lega sembra avere più chance con questa seconda ipotesi. Se la trattativa nel centrodestra si concluderà con le proporzioni stabilite fino a una settimana fa, quindi, la lista vedrà la presenza di tre esponenti di Fratelli d’Italia, tre della Lega, due di Forza Italia e due di provenienza civica, che a Belluno e a Feltre contano su un’ampia rappresentanza.
Entro la fine della settimana prossima il quadro dovrebbe essere stabilito anche per la lista di centrosinistra, che sarà a netta trazione marchiata Partito Democratico. Costruzione in dirittura d’arrivo anche per la terza lista, quella promossa da alcuni sindaci di area civica, che non si riconoscono né nel centrodestra né nel centrosinistra e che puntano ai voti degli amministratori che preferiscono mantenersi neutrali.
I margini sono ancora ampi, perché la scadenza ultima per il deposito delle liste è fissato per il 25 febbraio (la finestra si apre il 24), mentre le elezioni del consiglio provinciale saranno il 16 marzo.