Protezione civile, ovazione per Locatello: «Era nato per aiutare gli altri»
Walter Locatello, il vigile del fuoco che non aveva mai smesso di sentirsi un volontario, pur essendo diventato effettivo. GiaNpaolo Bottacin, assessore regionale, sale sul palco dello Zoppas Arena di Conegliano, davanti a 1400 volontari della Protezione Civile di tutto il veneto, almenocento quelli dal Bellunese, e lo ricorda con commozione. Tutti si alzano in piedi, gli alpini si tolgono il capello, i volontari della croce rossa pure, e un commosso applauso fa rivivere il giovane papà che lo scorso 2 novembre in Alpago ha perso la vita mentre cercava di fronteggiare il maltempo. Ci sono anche i suoi amici, che confidano: «Ci metteva tutte le sue forze nell’aiuto agli altri, anzi di più: l’anima».
I volontari di Protezione civile? «Sono dei veri professionisti e come tali vorremmo riconoscerli, valorizzarli. Per questo», spiega il presidente del Veneto, Luca Zaia, anche lui intervenuto al raduno, «ci stiamo adoperando con il Governo per questa promozione che è una garanzia» .
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I “riservisti del Veneto”, come sono stati subito ribattezzati dai cronisti presenti, sono 20 mila. Bottacin, dal canto suo, ha insistito su questa prospettiva. «Perché, grazie alla prossima autonomia, non potremo avvicinare la figura professionale dei nostri volontari a quella degli amati vigili del fuoco?».
Sfida chiama sfida, in quella che è stata una serata di festa, ma soprattutto di riconoscenza. Portata dall’Emilia Romagna da sindaci e dirigenti della Regione. Solo tra il 2022 e il 2023 i volontari del Veneto sono intervenuti in nove occasioni gravi, in Veneto, in Italia e anche all’estero, sull’alluvione in Slovenia dell’estate 2023 e sul sisma in Turchia nell’inverno 2023. Trasformando le ore di prestazione in valore, hanno donato alle popolazioni colpite oltre tre milioni di euro. In appena due anni. «Grazie di cuore», ha detto Zaia. «Se non ci foste, bisognerebbe inventarvi».
A ciascun gruppo sono stati consegnati gli attestati di riconoscimento per l’attività svolta in emergenza e le spillette per i singoli volontari. I gruppi bellunesi erano accompagnati da numerosi sindaci, dal delegato della Provincia Mattia Gosetti, dal consigliere regionale Puppato. «La Provincia di Belluno è la Provincia in Italia che ha il più alto numero di volontari di Protezione Civile e di soccorso tecnico urgente rispetto al numero di abitanti», sottolinea Bottacin mentre i volontari bellunesi salgono sul palco per una foto di gruppo. «Questo è dovuto al fatto che dal punto di vista logistico ci sono tanti piccoli paesi e il presidio territoriale diventa fondamentale per presidiare un soccorso immediato o comunque tempestivo. I primi corpi dei Vigili del Fuoco volontari nascono in provincia di Belluno e ci sono distaccamenti che hanno una storia di 150 anni».
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In Veneto sono 516 le organizzazioni di Protezione civile, distribuite in maniera capillare su tutto il territorio, oltre 20 mila, come dicevamo, persone pronte ad intervenire, di giorno e di notte, 365 giorni all’anno e che sono una realtà strutturata, consolidata e apprezzata.
Prezioso è stato l’aiuto prestato dalla Pc del Veneto nell’alluvione delle Marche dell’estate 2022 (54 organizzazioni attivate con 149 volontari); nell’allerta meteo in Veneto nell’autunno 2022; nel sisma in Turchia, nell’alluvione in Emilia Romagna della primavera 2023, per l’allerta meteo del maggio 2023 in Veneto; in Slovenia per l’alluvione dell’estate scorsa. E poi altre emergenze ancora.
Il gruppo Antelao di Pieve di Cadore, ad esempio, ha costruito tre ponti Bailey in Slovenia, assemblando pezzi del peso anche di 400 chili l'uno. Dopo aver imparato molto dal Genio pontieri dell’Esercito, ora sono l’unica squadra specializzata a livello nazionale. La formazione è continua.
I cambiamenti climatici in corso rendono ogni giorno più complicata la missione dell’operatore di protezione civile, esigendo una professionalità sempre più evoluta. Da qui, appunto, i frequenti programmi di formazione a cui ciascun volontario si sottopone; ben oltre, ovviamente, le ore di servizio quando il cellulare squilla, anche nel pieno della notte.