La baby gang sgominata dai carabinieri a Feltre: dopo l’ultima rapina scattano tre arresti
Giovedì la banda ha accerchiato, minacciato e derubato uno studente universitario, poi l’inseguimento e le manette
Sgominata la baby gang che da tempo creava problemi di pubblica sicurezza in città: in tre sono finiti in carcere, ma non si esclude che altri giovani siano stati identificati e denunciati a piede libero.
Domani sono in programma le udienze di convalida degli arresti che riguardano due minorenni e un maggiorenne. Il blitz dei carabinieri di Feltre è stato messo a segno giovedì sera, dopo che la banda aveva messo a segno un’altra rapina nella zona della stazione ferroviaria prendendo di mira uno studente universitario. Modalità consolidata: il giovane è stati avvicinato e accerchiato e minacciato in modo inequivocabile costringendolo a consegnare quanto aveva di valore con sé.
Ma stavolta l’epilogo è stato diverso con i militari della compagnia di Feltre coordinati dal maggiore Luca Innelli che hanno dato il via a una vera caccia all’uomo durata qualche ora e conclusa con pieno successo. La reazione istantanea delle forze dell’ordine non ha permesso al gruppo di disperdersi e fare perdere le proprie tracce. I controlli sono cominciati già alla stazione. I carabinieri hanno anche fatto fermare un autobus in partenza, e sono saliti sul mezzo per verificare che qualcuno dei rapinatori non si stesse allontanando sul mezzo pubblico.
Poi l’inseguimento che ha portato le ricerche in centro storico tra lampeggianti blu e qualche colpo di sirena che indicavano che il cerchio si stava stringendo. Alla fine le manette sono scattate per tre ragazzi, condotti prima nella caserma di via Montegrappa per tutti gli accertamenti del caso e poi in serata il trasferimento in carcere: i due under 18 si trovano a Treviso dove c’è una sezione minorile, il terzo è a Baldenich. Ieri tutti hanno ricevuto la visita dell’avvocato assegnato di ufficio in attesa dell’udienza di convalida fissata per domani. Chissà se in queste ore di attesa avranno la capacità di metabolizzare e comprendere il guaio in cui si sono cacciati. L’accusa è di rapina aggravata e lesioni
La baby gang era operativa da parecchi mesi, ma nell’ultimo periodo aveva intensificato l’attività delinquenziale tant’è che gli episodi segnalati erano in aumento. Il mese scorso c’era stato un episodio grave con una rapina messa a segno ai danni di due adolescenti di cui abbiamo dato conto nel giornale di ieri. Poi c’erano state altre segnalazioni sfuggite ai riflettori della cronaca, ma non dei carabinieri che hanno cominciato a stringere le maglie attorno al gruppetto di malviventi, alcuni dei quali sono italiani, altri di origine straniera. Un’attività portata avanti con riserbo e determinazione. La misura era ormai colma e la rapina perpetrata giovedì ha fatto scattare il blitz.
Dopo gli arresti sono state eseguite anche alcune perquisizioni nelle abitazioni dei giovani il cui esito sarà probabilmente reso noto nei prossimi giorni.
Sulla vicenda c’è il commento del sindaco di Feltre, Viviana Fusaro, che si è tenuta informata sugli sviluppi: «Non sottovalutiamo gli episodi di violenza da parte di minori verificatisi nei giorni scorsi in città, sui quali è attiva, come di consueto, una piena e fattiva collaborazione con le forze dell’ordine e in particolare con i carabinieri, che hanno già individuato e assicurato alla giustizia gli autori del fatto accaduto giovedì in centro storico», afferma il primo cittadino.
«Si tratta di fatti assolutamente gravi, che non vanno minimizzati, ma comunque circoscritti e su cui i carabinieri stanno da tempo lavorando in modo assiduo e riservato. Ai militari dell’Arma va il nostro ringraziamento e il nostro appoggio. Al tempo stesso, come noto», conclude il sindaco, «il Comune è attivo su più fronti con iniziative che cercano di intervenire sul disagio e sulla povertà educativa, che sono alla base di episodi di questo genere, per far sì che in futuro non debbano ripetersi».