Toniolo si è ripreso la Dolomiti Bellunesi. «Sempre avuto fiducia»
La febbre di Thomas Cossalter ha creato le condizioni per una titolarità non ipotizzata, almeno sino a sabato mattina. Solo la pioggia di Montecchio ha impedito a Francesco Toniolo di ricominciare la sua seconda vita calcistica con un minutaggio significativo. In ogni caso, il messaggio rimane chiarissimo: nella volata verso il secondo posto, si potrà contare eccome sul giocatore feltrino classe 2003. Proprio a quella prestigiosa casella della classifica non fa più mistero di puntare la Dolomiti Bellunesi, mentre al di là delle battute nessuno guarda all’eventuale avvicinamento alla capolista Clodiense. Per ora.
Conviene infatti concentrarsi 90 minuti alla volta, pensando innanzitutto a sorpassare quel Bassano scappato a +2 dopo lo stop forzato dolomitico. Già sabato l’occasione è ghiotta, seppur non semplice: a Feltre (ore 14.30) arriverà il non ancora tranquillo Chions.
Francesco, è stato corretto fermarsi domenica?
«Direi di sì. Si cerca di giocare in qualsiasi condizione, ma era oggettivamente complicato proseguire l’incontro. Non era neanche male il campo a inizio partita, al di là di qualche zona più allentata. Il nubifragio ha però reso impossibile andare avanti».
Nel frattempo, 15’ messi nelle gambe.
«Stavo bene, non era un problema la titolarità. Anzi… Fisicamente nell’ultimo mese non ho smesso di tenermi in forma, non conoscendo eventuali tempistiche del rientro. Poi una volta ricevuto l’okay sono tornato in gruppo e al massimo l’unica difficoltà riguardava il recupero del ritmo partita. Mentalmente comunque il non aver mai staccato è stato d’aiuto. Sabato mister Zanini mi ha invitato a rimanere pronto e così è stato».
Non avevi mancato di elogiare l’allenatore per il sostegno immediato quando era emersa l’opportunità Albinoleffe. Contento rimanga anche l’anno prossimo?
«Scelta giusta della società. E spero sia così per tutti i componenti dello staff, perché assieme a lui stanno portando avanti un lavoro enorme».
Nel momento di fatica culminato con il ko a Bassano, vi hanno proposto il cambio modulo. Da lì, tre vittorie in tre gare.
«Durante l’anno occorrono più soluzioni. Stiamo interpretando bene la difesa a tre e a livello personale è una disposizione tattica che apprezzo. D’altronde posso ricoprire sia il ruolo di braccetto sinistro sia di quinto».
È passato lo spavento post sospensione?
«Sono sempre stato tranquillo e fiducioso, davvero. Ho eseguito gli esami di rito, approfondendo con scrupolo quanto mi veniva indicato. Ma sapevo che sarei tornato in campo».
Quanti messaggi hai ricevuto nei giorni scorsi?
«Tanti. E non ce ne uno che non mi abbia reso felice».
Adesso si va a riprendere la seconda posizione con la Dolomiti.
«Bisogna conquistarcela sul campo, perché ad esempio il recupero con il Montecchio non sono tre punti già in tasca, anzi. Di certo sinora il nostro è stato un ottimo campionato e non era scontato un salto del genere dopo le difficoltà dell’annata scorsa. Comunque dobbiamo rimanere concentrati, alla luce delle non poche partite mancanti».
Guardate la Clodiense?
«È distante. Certo ora non si dice più che abbia già vinto, come era sino a qualche settimana fa. Noi mettiamo assieme il maggior numero di punti, poi vedremo».