Ex stazione di Cortina, via al bando da 230 milioni. De Zanna: «La speculazione ha la priorità»

Progetto pubblico privato per la riqualificazione della stazione di Cortina d’Ampezzo, è stata aperta la gara per l’aggiudicazione dei lavori. Un bando dal valore stimato di oltre 230 milioni al netto dell’Iva e che è stato pubblicato dalla stazione appaltante della Federazioni dei Comuni del Camposampierese. Ci sarà tempo fino a mezzogiorno del 15 aprile (un mese dunque dalla data di pubblicazione del bando) per le ditte interessate a presentare le offerte. Offerte che verranno aperte nel pomeriggio stesso.

Si tratta di una operazione di finanza di progetto che ha l’obiettivo di sistemare il comparto della ex stazione ferroviaria, per cui la parte privata svolgerà a proprio carico i lavori di riqualificazione urbana di alcuni edifici del comparto. In cambio otterrà un incentivo che si presenta sotto forma di volumi commerciali, residenziali, nonché un albergo.

L’interesse privato non può prevalere di oltre il 49% sull’interesse pubblico. Il disciplinare prevede un diritto di prelazione da parte del promotore della proposta di riqualificazione della stazione, ovvero la società Pool Engineering Srl, che da anni – il primo progetto è del 2015 – sta tentando di portare a termine questa operazione.

L’appalto

L’appalto ha come oggetto “l’affidamento in concessione delle attività di progettazione, realizzazione e, gestione delle opere di riqualificazione urbana in aree pubbliche nell’ambito dell’ex stazione ferroviaria di Cortina”, per un valore complessivo presunto stimato in 230.913.000 euro al netto dell’Iva.

La concessione ha una durata complessiva di trentadue anni e mezzo. Il Comune di Cortina metterà a disposizione del concessionario gli edifici e gli impianti entro 20 giorni dalla data di stipula del contratto, dunque in via anticipata rispetto alla consegna ed approvazione della progettazione esecutiva.

L’ammontare complessivo degli investimenti, quantificato dal promotore, è di oltre 104 milioni di euro (Iva inclusa), di cui 73 milioni per i lavori comprensivi di oneri per la sicurezza (Iva esclusa); 17 milioni per spese tecniche e legali; 13 milioni per imprevisti, allacciamenti vari e Iva sui lavori.

Il tempo previsto per la realizzazione di tutti gli investimenti è di 29 mesi.

Nel disciplinare di gara si sottolinea che i lavori per la realizzazione dell’edificio da destinarsi a commissariato di polizia di Stato (l’edifico dove ora ci sono skipass e Cortina Marketing) insieme ai 14 posti auto, devono essere ultimati perentoriamente entro e non oltre il 28 novembre 2025, dunque in tempo utile per le Olimpiadi.

La protesta

La pubblicazione del bando per la riqualificazione della stazione ha suscitato una reazione dura da parte di Roberta de Zanna.

«La speculazione edilizia in stazione ha la priorità su qualsiasi opera per il Comune di Cortina, piscina compresa», fa notare la consigliera di minoranza di Cortina Bene Comune. «La fretta di partire con l’operazione è così tanta da infischiarsi del ruolo istituzionale del consiglio provinciale. La giunta comunale ha infatti deliberato la presa d’atto della conclusione della procedura di approvazione del progetto senza aspettare il voto in consiglio provinciale, basandosi su una valutazione tecnica degli uffici che hanno ritenuto la variante urbanistica “meritevole di approvazione”. In sostanza, si è dato per scontato il voto favorevole del Consiglio, con grave sgarbo istituzionale».

De Zanna, inoltre, denuncia «la segretezza» con cui si sta portando avanti l’iter. «Questo progetto è una speculazione edilizia che svende il patrimonio collettivo a favore di un privato per costruire nuovi condomini, negozi e un albergo. Tutto viene portato avanti in gran segreto. Sindaco e assessori – di solito molto loquaci quando c’è da fare propaganda – ben si guardano da spiegare alla popolazione cosa sta avvenendo alle sue spalle».

«È incredibile poi», contesta la consigliera di opposizone, «che si apra un bando di tale valore e lo si tenga aperto solo fino al 15 aprile, ovviamente senza fare tanta pubblicità. Altrettanto curioso il fatto che la procedura di gara sia gestita dalla Federazione dei Comuni del Camposampierese, quando la stazione appaltante del Comune di Cortina è la Provincia di Belluno».

De Zanna ricorda, infine, che tutta la minoranza unita ha votato contro al progetto, e che insieme «conta il 63% dei voti, contro il 37% del gruppo di Lorenzi».