Lupa in difficoltà a Malga Garda soccorsa e trasportata al Cras

Una femmina di lupo in seria difficoltà di salute, sottopeso e non in grado nemmeno di allontanarsi quando degli umani l’hanno avvicinata, è stata soccorsa a Malga Garda, a Lentiai.

Visitata dal veterinario e presa in carico dalla polizia provinciale, la lupa è stata portata al Cras di Treviso, il centro di recupero per gli animali selvatici, dove si tenterà di salvarla e di farle riprendere le forze.

Il salvataggio della lupa è avvenuto sabato, grazie ad un lavoro di squadra tra l’associazione Io non ho paura del lupo e la polizia provinciale. È stato uno dei volontari bellunesi dell’associazione che opera tra l’Appennino e le Alpi, Antonio Galletti, a far mettere in moto la macchina dei soccorsi. Impegnato in un giro “di transetto” del progetto Life wolfalps Eu, ovvero a perlustrare un tragitto prefissato nella zona di malga Garda per raccogliere eventuali tracce della presenza dei lupi, Galletti è stato avvisato da degli escursionisti della presenza di una lupa in difficoltà. Un esemplare così malmesso da non riuscire a scappare quando gli escursionisti erano arrivati nelle sue vicinanze.

Il volontario ha dunque subito lanciato l’allarme alla polizia provinciale ed è partita l’operazione di recupero della lupa, che una volta presa in consegna dagli agenti della Provincia e dal veterinario è stata portata al Cras attualmente di riferimento per il Bellunese, quello di Treviso.

«Ne approfittiamo per ringraziare il corpo di polizia provinciale di Belluno per il lavoro svolto e per la grande professionalità», ha sottolineato l’associazione Io non ho paura del lupo, «sia per ricordare a tutti che nel caso si trovasse un lupo o qualsiasi altro animale selvatico in difficoltà sarà necessario chiamare il numero per le emergenze 112 ed evitare in qualsiasi modo di intervenire personalmente sull’animale».

«Il monitoraggio di transetto è un lavoro sistematico che abbiamo fatto in questi sei mesi in collaborazione con la Provincia ed altre realtà nell’ambito del progetto Life wolfalps Eu 2024 che va a concludersi ora con la conferenza finale che ci sarà a Trento», spiega Galletti. «Si tratta sostanzialmente di percorrere con cadenza mensile un tragitto fisso stabilito dalla Provincia e dalla Regione, per cercare tracce della presenza del lupo: principalmente le feci, che attraverso le analisi permettono di ottenere molte informazioni sui predatori, ma anche eventuali carcasse di predazioni o di stessi lupi».

Il volontario bellunese sabato scorso stava dunque portando avanti questa attività di ricerca a Malga Garda quando, racconta, «sono stato avvicinato da una coppia di turisti che mi ha segnalato di aver visto questo esemplare in difficoltà. Sono passato a Malga Garda a controllare e lì ho trovato la lupa, che palesemente stava male».

«Aveva un peso stimabile sotto i venti chili», spiega infatti il volontario, «non normale per un esemplare di quelle dimensioni. E aveva un atteggiamento che denotava sofferenza: un lupo in forze se ne sarebbe andato per la propria strada dopo aver visto delle persone, invece quella lupa è rimasta lì. Era messa molto male».

È scattata così l’operazione di recupero, andata a buon fine: la lupa è stata prelevata e portata al Cras di Treviso per essere custodita e curata. Ora resterà da vedere se ce la farà a recuperare le forze per poter poi tornare nell’ambiente naturale.