Magazzino, impianti e un depuratore: Lattebusche investe 10 milioni di euro
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foto da Quotidiani locali
Un magazzino di stoccaggio entrato a regime nel luglio dell’anno scorso, nuove linee di confezionamento di yogurt e latte standard migliorati nella velocità e contestualmente con ambienti di lavoro più confortevoli per i dipendenti, un depuratore che è stato ricavato sul retro dello stabilimento che permette di offrire un funzionamento tanto semplice quanto efficace. Lattebusche ha messo sabato un altro tassello importante nel novero dei festeggiamenti legati ai 70 anni di attività della cooperativa presentando quelli che sono stati investimenti per oltre dieci milioni di euro, compiuti grazie al finanziamento a fondo perduto ottenuto anni fa dal Ministero dell’Agricoltura.
Soldi ben spesi, che alzano gli standard produttivi dello stabilimento in un’ottica di sostenibilità ambientale che ha guidato il management nelle tre principali operazioni che hanno comportato un ampliamento complessivo di 1.400 metri quadrati. Ieri mattina la partecipata cerimonia per presentare pubblicamente i lavori fatti con il tradizionale taglio del nastro alla presenza dei vertici aziendali, del senatore Luca De Carlo, del vicesindaco di Cesiomaggiore Martina Stach e del presidente di Confcommercio Paolo Doglioni.
1. Magazzino di stoccaggio prodotti
Occupa mille metri quadrati ed è la cassaforte che mantiene la qualità dei prodotti destinati alla vendita. Così il responsabile della logistica Mauro Ceccon: «Questo è il cuore dello stabilimento, il collegamento tra le varie linee che producono i nostri prodotti e loro spedizione ai clienti di Lattebusche. Sono presenti 650 bancali. Quelli movimentati ogni giorno sono 200 di cui 65 per il latte. La struttura è alta otto metri e consente una perfetta conservazione dei prodotti in attesa di servire tutti i canali di vendita. Oltre ad avere bonificato l’area, precedentemente occupata dal vecchio depuratore soni state velocizzate e agevolate le operazioni da parte degli operatori. Sono orgoglioso del risultato raggiunto che rappresenta una base solida per il futuro dell’azienda», ha concluso Ceccon.
2. Linee di produzione
È l’area dedicata alla produzione e confezionamento di yogurt, latte, panna e altri prodotti. Tatiana Dallo ha spiegato la filosofia di questi spazi: «Il reparto di confezionamento è all’avanguardia e va a braccetto con ambienti di lavoro ampi e luminoso che migliorano il benessere dei dipendenti. La macchina della linea latte può lavorare 7.000 cartoni di latte fresco e ad alta durata. C’è una linea di trasporto che permette di arrivare rapidamente alla pallettizzazione e alla sistemazione dei prodotti sui bancali garantendo così la catena del freddo, fondamentale per una perfetta conservazione».
3. Il depuratore
Il nuovo impianto è stato decentrato e spostato a ridosso della montagna, che è stata in parte scavata per ricavare lo spazio necessario: «Una scelta logistica», ha spiegato il responsabile Francesco Stevan, «che ha permesso all’azienda di liberare spazio per realizzare il magazzino e le nuove linee di produzione, ma anche di sostenibilità ambientale visto che abbiamo voluto un depuratore con una vasca monoblocco, semplice nel funzionamento e che comporta minore consumo di suolo».
La tecnologia è di ultimissima generazione: «Consente una gestione da remoto e un monitoraggio continuo dell’impianto che funziona a fanghi attivi. In pratica è cuna massa batteria a ripulire l’acqua che in parte viene restituita al Piave e in parte viene utilizzata per il lavaggio dello stabilimento. C’è una piastra servizi con un tetto arboreo e una piastra dove vengono conferiti tutti i rifiuti. La struttura è alta dieci metri e ha il tetto di colore verde per meglio integrarsi con l’ambiente».
Settant’anni di tradizione, qualità e innovazione. —
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