Mantova, revocati 17 porti d’arma, sequestrati 32 fucili e 10 pistole
MANTOVA. E’ terminata la seconda fase delle operazioni di controllo straordinario del territorio, iniziate nel pomeriggio del 29 dicembre e disposte con ordinanza dal questore Paolo Sartori per prevenire e reprimere quelle tipologie di reato che più frequentemente si verificano nel nostro territorio nello specifico i reati contro il patrimonio – principalmente borseggi e furti in abitazione, sui mezzi pubblici di trasporto ed all’interno degli esercizi commerciali – e lo spaccio di sostanze stupefacenti.
In particolare, nella serata di fine anno numerose sono state le attività delle forze dell’ordine per prevenire incidenti nelle aree più frequentate, soprattutto nel centro storico del capoluogo e nei principali comuni della provincia.
Controlli specifici sono stati effettuati all’interno di alcuni stabili abbandonati – spesso utilizzati come rifugio per pregiudicati e clandestini, ovvero per commettere reati, in particolare spaccio di droga – nei pressi della stazione dei treni – in concorso con la polizia ferroviaria – sugli autobus di linea ed alle fermate maggiormente frequentate, in attuazione dell’accordo siglato a suo tempo tra la Questura e l’ Apam.
Questi controlli, in particolare, hanno avuto la finalità di monitorare i luoghi di maggiore aggregazione ed evitare che soggetti dediti ad attività criminali potessero mettere a repentaglio l’incolumità pubblica e la tranquillità dei cittadini; altro scopo specifico è stato quello di prevenire la formazione di assembramenti.
Nel corso delle varie operazioni di polizia – effettuate, nel comune di Mantova ed in quelli limitrofi, con l’impiego giornaliero di oltre 50 agenti appartenenti alla Questura, al Reparto Prevenzione del Crimine della Polizia di Stato, alla Guardia di Finanza, alla Polizia Ferroviaria, alla Polizia Locale di Mantova ed alla Polizia Stradale – i controlli specifici si sono concentrati prevalentemente in tutto il centro storico ed in quelle aree periferiche dove ci sono edifici abbandonati. I soggetti sorpresi senza essere in regola con le norme sull’ingresso e sul soggiorno nel nostro Paese, al termine delle attività proprie dell’Ufficio Immigrazione, sono stati muniti di ordine del questore di lasciare immediatamente il territorio nazionale.
Come si è detto, speciale attenzione è stata riservata a quelle zone dove si registrano con maggiore frequenza furti in abitazione e borseggi, così come a quelle segnalate per la presenza di attività di spaccio di stupefacenti; in questo contesto, le pattuglie della questura sono state chiamate ad intervenire in 2 situazioni di emergenza:
Alle 2,30 circa della notte di fine anno alcuni cittadini segnalavano – dapprima in via Orefici e quindi in via Cappello – la presenza di un uomo che, in evidente stato di alterazione alcoolica, dopo aver danneggiato la carrozzeria di 2 auto in sosta, brandendo una sedia di un bar stava colpendo la vetrina di un negozio all’angolo con vicolo San Longino.Gli agenti riuscivano in brevissimo tempo ad individuare il soggetto che ancora si stava aggirando in zona. In considerazione delle precarie condizioni fisiche di costui, la pattuglia ha fatto intervenire un’ambulanza del 118 per prestargli soccorso. Al termine dell’intervento dei sanitari l’individuo veniva sanzionato per ubriachezza molesta e, su disposizione del questore, l’Ufficio Immigrazione ha avviato in via d’urgenza l’iter per procedere nei confronti di costui con l’ espulsione dal territorio nazionale ed il suo accompagnamento coatto nel Paese di provenienza.
Nel tardo pomeriggio di sabato veniva segnalata l’evasione dagli arresti domiciliari di un uomo abitante in città; le pattuglie della Questura, raccolte le informazioni necessarie, poco dopo riuscivano a localizzare l’evaso in zona Migliaretto. Al termine degli atti di rito, i poliziotti lo hanno accompagnato a casa dove deve stare ai domiciliari.
Complessivamente – anche durante l’effettuazione dei 27 posti di controllo predisposti lungo le arterie che conducono in città – sono stati controllati 272 autoveicoli, 689 persone (di cui 191 con precedenti penali o di polizia, 82 esercizi pubblici e commerciali, 7 rivendite autorizzate di materiali pirotecnici.
Al termine delle attività operative, il questore ha quindi adottato i seguenti provvedimenti, revoca di 17 porti d’arma. Le motivazioni che hanno determinato questi Provvedimenti variano dalla commissione di reati di vario genere (in particolare di natura violenta, quali l’aver provocato lesioni personali), alla guida in stato di ebbrezza, ovvero al venir meno dei requisiti psico-fisici ed, infine, alla presenza di situazioni conclamate di litigiosità familiare o di vicinato.
Sequestro amministrativo di 32 fucili, 10 tra pistole e revolver, 264 munizioni, 14 fogli di via obbligatori a carico di altrettanti cittadini italiani gravati da precedenti penali e di polizia, residenti in comuni di altre province e senza alcun titolo per permanere sul nostro territorio; 11 misure di prevenzione personale (avvisi orali) previsti dal Codice delle Leggi Antimafia nei confronti di altrettanti pluripregiudicati sorpresi in atteggiamenti e luoghi sospetti, in relazione ai quali si ha fondato motivo di ritenere che costoro vivano con i proventi dei reati commessi; 26 revoche di permessi di soggiorno nei confronti di extracomunitari di varie nazionalità, resisi responsabili di attività delittuose non compatibili con i requisiti richiesti per detenere un titolo di permanenza sul nostro territorio nazionale. A costoro sono stati concessi 7 giorni per lasciare il nostro Paese.
“Le attività di prevenzione che sono state poste in atto dalle Forze dell’Ordine nel periodo natalizio ed a ridosso di fine anno e del Capodanno hanno consentito alla popolazione mantovana di trascorre le festività in tranquillità e serenità – ha evidenziato il questore –. I controlli relativi al rispetto delle disposizioni governative in materia di contenimento della diffusione della pandemia da Covid-19 ci hanno permesso di constatare, ancora una volta, il grande senso civico dei mantovani e la loro consapevolezza, oramai di patrimonio pressoché comune, dell’importanza del rispetto delle regole al fine della tutela del bene primario della salute. In un solo caso, infatti, la Polizia di Stato ha dovuto sanzionare violazioni di queste norme.
Il controllo sistematico dei titolari di autorizzazioni a detenere armi rappresenta un importantissimo aspetto delle attività di prevenzione, così come le ispezioni agli edifici abbandonati, infine, si è confermato di fondamentale importanza per monitorare presenze di soggetti dediti alla commissione di attività criminali, talvolta soggiornanti illegalmente nel nostro Paese”.