Si presentano in quaranta per lavorare al McDonald’s di Bagnolo San Vito
Niente ressa ai primi colloqui per le assunzioni del nuovo ristorante L’identikit dei candidati: età tra i 30 e i 40 anni e precari. Di origine straniera 2 aspiranti su 5
BAGNOLO. C’è chi è in cerca di un lavoro diverso da quello che, a tempo determinato, sta svolgendo ora. Chi il lavoro non lo ha e spera di poter iniziare a guadagnare qualcosa, anche lavorando dietro uno sportello per raccogliere gli ordini. E c’è chi conta su un lavoro stabile, per costruire la propria vita a fianco del proprio partner. Il 14 giugno, ai colloqui per candidarsi all’assunzione del nuovo ristorante McDonald’s che aprirà presumibilmente a fine estate a Bagnolo San Vito, non c’era la folla. Ma c’erano giovani (non giovanissimi) donne e uomini che seguivano la speranza di migliorare la propria situazione lavorativa. O di cominciarla.
Oltre una quarantina gli aspiranti dipendenti della struttura che verrà costruita a poca distanza dall’outlet e dal casello Mantova Sud dell’A22 che si sono presentati dalle 9 del mattino alle 4 del pomeriggio ai colloqui nella sala civica di Bagnolo, in via Pilona 1.
«Faremo un nuovo incontro in luglio, quello di oggi è servito soprattutto per tastare il terreno e capire l’interesse che suscita l’offerta di 45 posti di lavoro» spiega Alessandra Della Libera, licenziataria del futuro ristorante. È già titolare di altri due McDonald’s che si trovano nel Veronese. Nella sala ci sono il supervisore Kevin Saitowski e quattro collaboratori di Della Libera. Sono loro che svolgono i colloqui con chi propone la propria candidatura a un posto.
Non c’è coda, visto che quasi tutti hanno preso l’appuntamento per il colloquio. Arrivano alla spicciolata. La fascia d’età prevalente va dai 30 ai 40 anni, quasi tutti residenti nel raggio di poche decine di chilometri. Una parte di loro ha già un lavoro, ma quasi sempre precario. «Sono qui perché spero di venir assunta a tempo indeterminato e perché il lavoro che sto facendo oggi non mi piace – ci dice una giovane – Niente nomi, non vorrei che lo leggessero i titolari della ditta dove lavoro».
Una percentuale significativa è di origine straniera: almeno due su cinque, ci spiegano i componenti dello staff di McDonald’s. Infatti dopo la 25enne, incontriamo una ragazza di 22 anni di origine slovacca. Si chiama Luisa e vive a Libiola. «Ho lavorato a Bolzano fino a poco tempo fa – spiega – ora vivo qui con il mio fidanzato. Vorrei trovare un lavoro fisso per iniziare a costruire qualcosa insieme». C’è anche una 33enne originaria del Ghana che abita a Porto Mantovano. È venuta con il marito. Lei ha già fatto molti lavori dalle pulizie ai magazzini di generi alimentari: ora è disoccupata. Lui lavora come saldatore. «Abbiamo 5 figli – spiegano - e vorremmo rafforzare un po’ la nostra situazione economica. Ci piacerebbe un giorno poter comprare una casa».
Il nuovo ristorante cerca figure di ogni tipo per contratti a tempo indeterminato e apprendistato. «Di questi tempi non ci aspettavamo delle code – spiega la licenziataria – nel settore ristorazione, oggi, è così. Ce lo hanno confermato anche al Centro per l’impiego che abbiamo consultato. Comunque questa prima rosa di candidature ha portato profili che trovo interessanti. C’è tempo per candidarsi fino al 17 luglio. Basta inviare la propria candidatura direttamente sul sito (McDonald’s.it), attraverso la compilazione di un questionario».