Noleggia un furgone e sparisce: assolto perché la testimone non è certa che sia lui

Avevano noleggiato un furgone all’Auto Azzurra Store di Suzzara e regolarmente pagato in contanti i due giorni dichiarati di utilizzo. Come cauzione avevano lasciato un assegno di 800 euro, poi risultato scoperto. Ed erano spariti, insieme al furgone. Morale, a distanza di cinque anni il furgone non è più tornato al legittimo proprietario. In una parola: truffa

Il caso è stato discusso il 15 novembre in tribunale a Mantova. L’imputato, di origine serba, non era presente. In aula c’era invece il suo avvocato, Francesco Sorregotti del foro di Mantova, il quale ha puntato la difesa sul fatto che una dipendente di Auto Azzurra non fosse riuscita a riconoscere con certezza l’imputato attraverso una foto che le avevano fatto vedere, nutrendo qualche dubbio che fosse proprio uno dei due uomini che avevano noleggiato il furgone.

E sulla base di questo mancato riconoscimento il difensore ha strappato l’assoluzione del suo cliente per non aver commesso il fatto. L’episodio in sé è avvenuto realmente nel 2017 ma non si è stati in grado di accertare la responsabilità penale dell’imputato. L’altra persona che si era recata nell’autosalone di Suzzara sarà invece processato con rito abbreviato in un’altra udienza. Lui è stato riconosciuto perché si era presentato con documento di identità e aveva firmato il noleggio del furgone. Che a distanza di cinque anni chissà dove è finito.