Colonnine per la ricarica: per la minoranza «lente e costose»

Ben vengano le colonnine per la ricarica delle auto elettriche, ma non le si definisca economiche e super efficienti. La critica arriva dalla minoranza in consiglio comunale che, pur apprezzando l’arrivo delle nuove colonnine, ne sottolinea i limiti: la ricarica è tutt’altro che veloce e le tariffe, rispetto a quelle di comuni vicini, non sarebbero per nulla convenienti.

«Prendiamo atto che le colonnine finanziate con fondi regionali, montate da tempo, finalmente sono state attivate - dice il capogruppo di minoranza, Maurizio Caristia - Ci auguriamo, però, che si curi di più, in futuro, la parte relativa ai contratti di fornitura. Oltre a essere arrivata tardi, l’amministrazione propone tariffe di fornitura non competitivi rispetto a quelli dei comuni vicini».

Le colonnine installate dal Comune di Castiglione delle Stiviere, utilizzabili senza bisogno di aderire a circuiti particolari o installare applicazioni, sono a doppia tecnologia, tradizionale e fast charger. Quest’ultima modalità dovrebbe consentire di caricare l’auto in meno tempo. Il sistema super charger, però, che di solito eroga più di i 40 kilowatt all’ora, in questo caso arriva a 25 kilowatt. Ma alla lentezza si aggiunge la tarriffa non proprio popolare: «Un pieno con la super charger - segnala Andrea Castelletti, segretario del circolo Pd - mi costa più di un pieno con diesel o benzina».

La cifra si aggira sui 70/80 euro e con il pieno a malapena si riesce a percorrere 400 chilometri. Va molto meglio a Desenzano del Garda, dove il costo al kilowatt della colonnina dell’Enel è di 57 centesimi, contro gli 84 di Castiglione. «Era meglio, a questo punto, quanto proponeva Tea: un progetto partito con la precedente amministrazione - aggiunge Caristia - Il costo era più basso».