Bocalon e la salvezza del Mantova: «Pronto a tutto per il mister»
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«Pronto a tutto per il mister»](https://www.gedistatic.it/content/gnn/img/gazzettadimantova/2023/03/02/142503150-fede1371-b1e4-40c1-ae01-cb75dd25b0cf.jpg)
foto da Quotidiani locali
Non sono le ultime due gare particolarmente sofferte a oscurare la buona stella di Riccardo Bocalon, l'acquisto invernale più atteso alla prova del campo, presentatosi in maglia Acm con cinque reti e il piglio da leader dello spogliatoio, anche senza darlo troppo a vedere.
«Sapevo di trasferirmi in una squadra in lotta per la salvezza e che non sarebbe stato facile conquistarla - è l'analisi dell'attaccante, protagonista di mille battaglie in B e C -, ma a tutt'oggi sono felice della mia scelta perché Mantova ha un club e una città che nulla hanno a che vedere con questa categoria. Adesso tocca a noi giocatori dimostrarlo sul campo. La classifica non è delle migliori ma è cortissima, restano inoltre nove gare e tanti scontri diretti. Dobbiamo fidarci del mister, sono convinto che in questi momenti serva l'esperienza per indicare ai più giovani la strada da seguire».
Sulle sue reti e sullo 0-0 con la Pergolettese: «Speravo portassero qualche punto in più ma l'obiettivo è quello di continuare a segnare dando un contributo alla conquista della salvezza. A Crema è stata una gara in sofferenza, con poche occasioni per noi e un pari tutto sommato legittimo. Come legittima è stata la paura di perdere, un'emozione che fa parte del calcio. Anzi, siamo stati bravi a tenerla sotto controllo e con maggiore attenzione ai dettagli la nostra porta è rimasta inviolata. Ci teniamo stretto il punto, ora dobbiamo valorizzarlo contro la Triestina».
Bocalon commenta il suo adattamento alle idee di Mandorlini: «Cambia la posizione in campo, ma è questione di qualche metro nei movimenti. Personalmente ho giocato con tutti i moduli possibili e ho cambiato tanti allenatori. La cosa più importante è che in questo delicato momento ognuno di noi giocatori sia disposto a snaturarsi per il bene della squadra, visto che siamo i principali responsabili del nostro destino. Occorre scavare dentro le proprie caratteristiche e trovare le energie necessarie per arrivare alla salvezza. Fosse anche all'ultima giornata, come credo che sarà. Perché sarebbe bello salvarsi prima ma mentalmente dobbiamo essere concentrati fino in fondo». Vorrebbe qualche pallone in più in mezzo all'area: «Ogni attaccante vorrebbe venti opportunità a partita, per fare almeno un gol. Ma le cinque reti sono arrivate nelle uniche occasioni, quindi si può far bene comunque. La Triestina vale quanto le altre, in questo campionato si può vincere o perdere con chiunque ma sappiamo di giocarci tanto, contando anche sull'aiuto del pubblico, a cui tendiamo la mano».