Oltrepò, al lavoro per le Aree interne: pronti 14 milioni

Ieri pomeriggio a Quistello si è svolta la prima sessione di lavoro per definire la Strategia Aree interne per l'Oltrepò mantovano. A disposizione ci sono 14 milioni, da investire su linee guida specifiche. Erano presenti gli amministratori locali di quasi tutti i 19 Comuni del Consorzio e altri soggetti portatori di interessi, come rappresentanti di associazioni e dell'economia. Il lavoro è entrato nel vivo, con tre tavoli, coordinati dagli esperti del Politecnico di Milano. A introdurre la sessione è stato Alberto Borsari, presidente del Consorzio Oltrepò. Borsari ha ricordato il percorso per ottenere il riconoscimento di Area interna, arrivato da Regione Lombardia, dopo la prima candidatura alla Strategia nazionale. «Il riconoscimento c'è – ha detto Borsari - ora bisogna lavorare e tocca a noi sfruttare questa importante occasione». Poi il direttore del Consorzio Carmelita Trentini ha presentato il lavoro già svolto: «Ci siamo focalizzati su 4 aree strategiche: cultura e turismo, mobilità trasporti e infrastrutture, incluse quelle digitali. Energie e ambiente e welfare con la creazione di due aziende di servizi sociali: la Socialis e la Destra Secchia».

Poi ha preso la parola Monica Bottino che si occupa di Aree interne per la Regione Lombardia: «Sono due le linee essenziali su cui concentrarsi: servizi essenziali ai cittadini e digitalizzazione. Salute, istruzione e mobilità. Le leve di sviluppo devono partire dalle peculiarità locali, con un ritratto territoriale, da cui individuare le principali linee di sviluppo e poi gli interventi operativi con beneficiari e quantificazione e destinazione delle risorse».

Le Aree interne in Lombardia sono 14, sei appartengono alla Snai le altre sono regionali. Per ciascuna ci saranno 14 milioni: 6 milioni e 875mila sono risorse regionali sulle due linee essenziali, con il vincolo di essere destinate al potenziamento del patrimonio pubblico degli enti. Poi ci sono altre fonti di finanziamento dedicate a efficientamento degli edifici pubblici, welfare e accesso ai servizi e ambiente. I tecnici del dipartimento Architettura e studi urbani del Politecnico, che lavora con Regione Lombardia sulle Aree interne, hanno iniziato un anno fa il ritratto territoriale e alla fine di due Workshop presenteranno l'agenda strategica con le azioni da mettere in campo per favorire lo sviluppo.