Ostiglia, sui selfie con i mafiosi la giunta fa quadrato: «Solo speculazioni»
La maggioranza fa quadrato, respinge al mittente la richiesta di dimissioni del capogruppo Silvano Giovanelli, dopo lo scivolone sull'assestamento di bilancio e rivendica la bontà del proprio operato, dopo che sono stati resi pubblici i selfie del 2021 sulle tombe di Bernardo Provenzano e Totò Riina. Dopo l'opposizione consiliare Uniti per Ostiglia, interviene anche Alessandro Incorvaia di Ostiglia in Movimento: «Il fatto è grave non si può derubricare come una bravata, il sindaco è responsabile come Giovanelli». Il Pd ha convocato per oggi una riunione urgente del direttivo allargato per affrontare la questione. Gli scatti, riemersi dopo due anni, stanno provocando un vero e proprio terremoto politico nel paese, in cui, ormai appare chiaro, è già partita una lunga e aspra campagna elettorale in vista delle amministrative della prossima primavera. «Respingiamo le richiesta di dimissioni avanzate dalle opposizioni consiliari ed extraconsiliari, ritenendole strumentali», dicono dalla maggioranza. «Al netto della polemica e degli equivoci procedurali – afferma il sindaco Valerio Primavori che si concentra sull'episodio in consiglio che aveva visto Giovanelli votare contro l'assestamento di bilancio mandando in difficoltà la maggioranza - la sostanza è ben diversa. Perché la maggioranza rimane compatta e la giunta comunale continua ad operare quotidianamente. Alle tante parole di questi giorni, noi preferiamo rispondere con i fatti. Ed i fatti vanno nella direzione opposta a quella rappresentata dalle opposizioni». La maggioranza rivendica che “la situazione economica di bilancio rispetta tutti gli equilibri previsti dalla normativa e non esistono debiti fuori bilancio. Tale situazione di solidità economico-finanziaria è stata certificata anche dalla relazione del Revisore dei Conti”. “L’approvazione dell’assestamento - continua Primavori – ci ha dato la possibilità di stanziare circa 400mila euro per spese di investimento necessarie a dare soluzione alle tante problematiche del territorio”. Ma le opposizioni non mollano sulla vicenda selfie, ad attaccare oggi è Incorvaia: “ Il sindaco all’epoca, ha insabbiato tutto con molta leggerezza, mantenendo il consigliere nella sua maggioranza». Il Pd ha convocato un direttivo allargato, per oggi. «Abbiamo chiesto al sindaco un secondo incontro - spiegano dal circolo - dopo il confronto avvenuto all'indomani della sospensione del consiglio comunale in cui il capogruppo Giovanelli aveva votato contro la sua maggioranza. A scanso di equivoci, comunichiamo che Giovanelli non e'iscritto al Pd, ma e' entrato nella lista di Primavori come indipendente. Iil Pd, che ha sostenuto nel 2019 questa maggioranza, esprime la propria posizione su fatti ritenuti gravi e non certo da derubricare a bravate». Ma a stretto giro arriva la dura risposta del vicesindaco Omero Vinciguerra. «Respingiamo le dimissioni e ci chiediamo do’vera il Pd. Visto che non ha mai sostenuto l’amministrazione brillando per la sua assenza».