Gli studenti dello Ial di Viadana dipingono un murales a Scampia
Armati di pennelli, secchi di colore e idee. Gli studenti dello Ial di Viadana sono arrivati nella periferia difficile di Napoli e hanno dipinto un murales a Scampia, a due passi dalle famigerate Vele.
La parete scelta è quella dell’Officina delle Culture “Gelsomina Verde”, lo spazio creato da Ciro Corona, nome-simbolo della lotta alla camorra che, con il suo attivismo nel quartiere dove è nato e cresciuto, è riuscito a riscattare luoghi di spaccio e trasformarli in zone ad alta concentrazione di creatività e condivisione.
Con il centro di Corona, l’istituto di formazione professionale di Viadana, diretto dalla preside Elisabetta Larini, ha sviluppato un progetto che mette insieme la sensibilizzazione alla legalità con la sperimentazione professionale di un lavoro artistico di grande portata.
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A ideare ed eseguire il murales, infatti, sono stati 12 studenti delle classi terza e quarta del corso di arti grafiche. Prezioso, poi, il contributo dello Spi Cgil, il sindacato dei pensionati che da sempre è particolarmente impegnato nella lotta alla mafia e che ha accompagnato i ragazzi dello Ial lungo tutta l’esperienza.
Il percorso è partito in aprile con l’incontro con Ciro Corona e il sopralluogo all’Officina delle Culture, che ha affidato allo Ial una delle sue pareti esterne.
Quindi, dopo le fasi di ideazione e realizzazione dei bozzetti, gli studenti sono arrivati a Scampia, dove hanno passato una settimana in ottobre. Per dipingere il loro murales, ma anche per prendere contatto con la realtà del quartiere, toccandola con mano e vivendoci in mezzo per giorni.
Il risultato è un’opera di street art vivacissima che si ispira al “camouflage”, il tessuto mimetico delle divise e dei guerriglieri che qui, però, nasconde all’interno delle sue trame il tracciato cartografico del Vesuvio e del Po, unendo idealmente i due luoghi protagonisti del progetto in un messaggio di pace, legalità e riscatto.