Tempi lunghi per visite ed esami: «Presto altri fondi per Mantova»

foto da Quotidiani locali

Per il contenimento delle liste di attesa esplose durante il 2023 arriveranno fondi regionali dal Por, il Piano operativo regionale 2024. A precisarlo è il consigliere regionale della Lega, Alessandra Cappellari, intervenuta dopo le polemiche di queste ultime ore sulla mancanza di fondi erogati da Regione Lombardia alle strutture private convenzionate perché dai report Ats emerge l’assenza di un arretrato di visite ed esami nel periodo della pandemia.

Lega all’attacco

«Dalla sinistra continuano le ricostruzioni confusionarie e sbagliate sulla sanità - sottolinea Cappellari - Regione Lombardia ha stanziato ulteriori 50 milioni di euro per il recupero delle liste d’attesa dedicati a prestazioni relative agli anni dal 2020 al 2022, il periodo Covid. Ventidue milioni per il privato convenzionato e ventotto milioni per il pubblico. La delibera criticata dal sindaco Palazzi riguarda i finanziamenti per il sistema privato accreditato mantovano che ha dichiarato di non avere liste d’attesa pregresse per il periodo Covid.

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Per il sistema pubblico invece le risorse non sono ancora state ripartite e anche la nostra Asst Mantova avrà la propria parte per chiudere il contenimento dei tempi di attesa delle prestazioni ambulatoriali e dei ricoveri non erogati nel periodo della pandemia. Basta confusione sulla pelle dei cittadini, una strategia, quella di attaccare la sanità e Regione Lombardia creando allarmismo che, come si è visto per le elezioni regionali dello scorso anno, non paga».

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Al momento, però, ancora non è chiaro quanti soldi arriveranno a Mantova per recuperare quel poco di arretrato dichiarato dal pubblico, ovvero 238 ricoveri in tre anni e 81 prestazioni ambulatoriali.

I nuovi fondi 2024

I fondi del Por, invece, fa intendere l’esponente leghista, saranno specifici per recuperare il folto arretrato accumulato nel 2023 e che ha portato ad avere nel Mantovano una prestazione su tre fuori tetto massimo.

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Questo stanziamento, fanno sapere direttamente dal Carlo Poma, sarà utilizzato per prestazioni aggiuntive al di fuori dell’orario di lavoro, come annunciato alcuni giorni fa dalla nuova direzione strategica di Asst Mantova.