Camusso: «Pochi controlli e appalti al ribasso minano la sicurezza»

Sicurezza sul lavoro, precariato, rapporto con il governo Meloni, contratti diffusi, salario minimo. La senatrice Susanna Camusso è stata protagonista della serata organizzata dal locale circolo del Partito Democratico nella sala “Dino Villani” della scuola Arti e Mestieri.

Camusso ha affrontato diversi temi legati al mondo del lavoro, a partire dal sistema degli appalti. «Così come sono – ha detto la senatrice – non vanno bene. Sugli appalti pubblici qualche vincolo lo si è costruito, ma quelli privati sono impostati al massimo ribasso e la molla è quella di far pagare il meno possibile. Questo porta con sé il taglio dei diritti e il fatto che non si abbia mai il vincolo delle norme di sicurezza. Il governo Meloni pensa di risolvere la questione inserendo all’interno della materia di educazione civica il tema della sicurezza sul lavoro».

Quindi il tema dei controlli. «In Italia - ha proseguito Camusso - ci sono cinque milioni di imprese registrate e soltanto un migliaia di ispettori. Anche se lavorassero su tre turni, il sistema delle imprese è certo che non avrà controlli. Nel nostro Paese sembra che parlare di controlli sia una forma di sopruso. In Germania, invece, gli ispettori sono 18mila. Inoltre è possibile utilizzare, a titolo di prevenzione, delle particolari tecnologie o tipologie di sensori che non hanno costi esorbitanti ma che possono salvare una vita».

E sull'occupazione la senatrice Camusso ha precisato: «Questo governo dice che il Paese ha raggiunto la massima occupazione. In realtà non è vero perché non abbiamo ancora raggiunto i livelli precedenti alla crisi finanziaria del 2008 e 2009 e le ore lavorate sono meno, abbiamo più occupati ma con una remunerazione insufficiente. Sono quasi 4 milioni i lavoratori che hanno condizioni economicamente fragili». All’incontro erano presenti rappresentanti delle istituzioni locali, del sindacato, oltre a responsabili di associazioni ed enti.