Una curva Te stellare in Mantova-Atalanta U.23 e già esauriti i biglietti del settore ospiti per Meda
Da tanto tempo la curva Te non viveva una giornata così, tesa ed eccitante. In effetti sembrava di essere tornati indietro negli anni, con tanta gente in giro per la città con i colori biancorossi già in tarda mattinata. Sciarpe, felpe, bandiere. E poi clacson e cori di amici davanti ai bar. Centinaia di tifosi davanti alla curva due ore prima della partita, con la voglia di stare insieme in attesa dell’urlo della serie B. Un’atmosfera meravigliosa.
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L’urlo è stato ricacciato in gola quando la punizione di Burrai ha scheggiato il palo a pochi minuti dalla fine, ma dal fischio d’inizio si era capito che non era aria, partita maledetta. Comunque: curva piena un’ora prima del via, tanti ragazzi giovanissimi, tante ragazze, tanti tifosi più stagionati. Tutti a sfidare un vento teso e freddo che ha soffiato in faccia alla curva Te per tutta la partita, non dando mai tregua alle gole degli ultrà.
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Gole che non si sono certo risparmiate, nonostante la partita si sia messa male piuttosto presto. Qualcuno dopo il gol dell’Atalanta ha citato una battuta del film Frankenstein Jr.: «Potrebbe essere peggio. Potrebbe piovere». E invece quella tortura è stata evitata, anche se alla fine del primo tempo c’era più di un faccia perplessa. Ma nemmeno il tempo di smaltire la piccola delusione di non aver visto un gol sotto la Te, che nella ripresa il Mantova ha iniziato ad attaccare forte. E forte è stato il sostegno della moltitudine della curva, che si è riscaldata mulinando le sciarpe e offrendo al vento le bandiere.
«Forza che i ragazzi hanno bisogno di noi!» è stato il grido dai megafoni che ha innescato idealmente il gol del pari. La curva ha preso nuovo vigore ed era bello vedere la Cisa popolata di biancorosso come se la Te si stesse specchiando in una bandiera. Il gol del pareggio di Wieser al 10’ è sembrato una logica conseguenza dei cori incessanti: il pubblico del Martelli è sempre stato caldo e attivo come un centravanti, ed è stato così anche ieri. Mantova ha un grande cuore e un orgoglio grosso così, ma purtroppo l’impressione del primo tempo era giusta: le cose non giravano per il verso giusto nonostante l’intensità messa in campo. Ad ogni palla non cacciata dentro la curva si è fatta più nervosa, in tanti erano distratti dall’idea di non poter andare a Meda lunedì 8 aprile (inizio alle 20.45). Eh, sì, perché i 644 biglietti del settore ospiti dello stadio del Renate erano esauriti già ieri sera (sabato 30 marzo), segno che qualcuno ha comprato i tagliandi online direttamente dagli spalti del Martelli.
Sarà festa comunque, se domenica il Padova non vincerà: sarà serie B anche dal divano e forse a qualcuno dispiacerà perdersi l’urlo collettivo, ma dopo tanti anni di bocconi amari c’è da stare allegri e sodi.