Travolto da un’auto a Dallas. Muore imprenditore mantovano
foto da Quotidiani locali
Era uno di quelli che il sogno americano l’avevano realizzato, ma che non dimenticano mai l’Italia e la città da cui tutto era cominciato.
Ugo Piccagli, nato e cresciuto a Mantova e dal 1969 imprenditore di successo negli Stati Uniti, dove abitava con la famiglia, è morto a 89 anni tra il giorno di Pasqua e il 1° aprile a Dallas, in Texas.
Ad essergli fatale, un incidente stradale: è stato investito mentre attraversava la carreggiata. Ironia della sorte, le quattro ruote erano proprio la sua grande passione, in particolare quelle d’epoca che collezionava e con cui correva.
Chi era
Ugo Piccagli era nato nel 1935 a Mantova. Geologo, aveva lavorato per varie aziende nel settore dell'edilizia civile, viaggiando in tutto il mondo prima di approdare definitivamente nel ‘69 a Dallas, dove ha fondato la sua compagnia, la Bencor, diventata un’importante realtà con cento dipendenti nel settore dell'ingegneria delle fondazioni e del sottosuolo.
Con lui, lungo tutta la strada, c’era la moglie Caterina Stori, da tutti conosciuta come Kitty, scomparsa nel 2021, anche lei mantovana. Kitty e Ugo si erano conosciuti sui banchi di scuola e non si erano più lasciati. Hanno avuto tre figli: Paul, Max e Lawrence.
«Anche se era via da tanti anni, mio zio ha sempre mantenuto i legami con la sua città e gli piaceva portare Mantova, e in particolare il nome di Tazio Nuvolari, nel mondo», ricorda il nipote Francesco Tedioli, avvocato mantovano.
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La passione
La grande passione di Ugo Piccagli erano le auto d’epoca. Era un membro della Scuderia Tazio Nuvolari, che rappresentava negli Stati Uniti.
Con i suoi bolidi ha partecipato a numerose gare e, ogni volta che poteva, raggiungeva l’Italia per correre al Gran Premio Nuvolari, in coppia con il nipote Francesco, e alla Mille Miglia, ma anche al Monaco Classic Grand Prix, nel Principato.
«È sempre rimasto un grandissimo appassionato» lo ricorda Giampaolo Benedini, fondatore della Scuderia e amico di Piccagli. «Una gran bella persona, molto generoso» aggiunge Sebastiano Riva Berni, socio della Scuderia.
L’incidente
Piccagli è morto per le conseguenze di un incidente avuto quattro giorni prima. Mentre attraversava la strada, a Dallas dove abitava, è stato investito da un’auto.
L’impatto gli ha procurato la frattura di otto costole. Nonostante le cure in ospedale, non è sopravvissuto.