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IL Fatto Quotidiano
Май
2024

“Toti mi disse: per le elezioni dammi una mano. L’ho data anche al Pd, sulla mia barca pure Burlando”: ecco il verbale di Spinelli. Che chiama la giudice “signorina”

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“Toti mi disse: per le elezioni dammi una mano. L’ho data anche al Pd, sulla mia barca pure Burlando”: ecco il verbale di Spinelli. Che chiama la giudice “signorina”

Alle 9.35 del 13 maggio Aldo Spinelli, l’imprenditore accusato di aver corrotto il presidente della Regione Giovanni Toti e l’ex presidente del porto Paolo Signorini, si presenta dinanzi alla giudice Paola Faggioni per l’inerrogatorio di garanzia. È assistito dall’avvocato Andrea Vernazza. All’interrogatorio è presente anche il pm Luca Monteverde. Il primo argomento affrontato dalla giudice […]

L'articolo “Toti mi disse: per le elezioni dammi una mano. L’ho data anche al Pd, sulla mia barca pure Burlando”: ecco il verbale di Spinelli. Che chiama la giudice “signorina” proviene da Il Fatto Quotidiano.

Alle 9.35 del 13 maggio Aldo Spinelli, l’imprenditore accusato di aver corrotto il presidente della Regione Giovanni Toti e l’ex presidente del porto Paolo Signorini, si presenta dinanzi alla giudice Paola Faggioni per l’inerrogatorio di garanzia. È assistito dall’avvocato Andrea Vernazza. All’interrogatorio è presente anche il pm Luca Monteverde. Il primo argomento affrontato dalla giudice riguarda l’ex presidente dell’autorità portuale. Dalle intercettazioni è infatti emerso che Signorini era spesso ospite di Spinelli a Monte Carlo e che, in occasione del matrimonio di sua figlia, l’imprenditore gli abbia dato circa 13mila euro. Ecco alcuni stralci dal verbale di Spinelli.

GIUDICE – Partiamo dal rapporto con Signorini Paolo Emilio.

SPINELLI – È quello che mi interessa più di tutti perché guardi, è una persona per bene, è una persona che non ha mai preso…

G – Partiamo dal rapporto con Signorini. La domanda che le sto facendo adesso è: ammette di avere dato a Signorini tutte le utilità che le vengono contestate?

S – No, guardi…

G – Partiamo dall’inizio, partiamo per le singole utilità che le sono contestati. Partiamo dalle spese per il matrimonio della figlia, il catering… più di 13.000 euro circa. Li ha dati questi 13.000 euro?

S – Sì, quelli lì è l’unica cosa che gli ho dato e che me li restituisce entro giugno o luglio del prossimo anno, perché lui prenderà la quattordicesima e prenderà gli utili. È l’unica cosa vera che lei c’ha. Il braccialetto alla moglie, alla futura… alla sua compagna perché dottoressa, era un caso… Partiamo com’è venuta l’amicizia di Paolo Signorini. A me è mancata mia moglie il 31 marzo del 2021, mi è venuta a mancare quello che…

G – Un attimo, quanti soldi ha dato a Signorini?

S – Quelli che ha detto lei 15.000 che me li restituisce entro giugno o luglio del prossimo anno.

PM – Glieli ha dati in contanti?

S – Guardi, non mi ricordo… credo di sì. Non lo so guardi però ci devo guardare. Adesso poi… non mi ricordo, credo di sì, di averli dati contanti.

“Era un uomo pubblico non doveva comparire”

G – Era venuto Signorini a casa sua?

S – Dottoressa, questa mi fa una domanda che mi prende alla sprovvista però glieli ho dati e sicuramente con la promessa che lui me li restituisce entro luglio di questo anno perché lui prenderà…

G – Perché quando parlavate con Signorini cercavate di non far risultare che questi soldi provenissero da lei?

S – Ma sa signorina, perché lui…

G – Guardi, io non mi chiamo signorina, se vuole mi chiami dottoressa perché sono un Giudice.

S – Signor Giudice, perché lui era un uomo pubblico. Io le faccio un esempio di una sola cosa.

G – La domanda è; perché cercavate…?

S – Lei ha tre telefoni di cui uno di Monte Carlo. Se io pensavo di fare dell’illecito usavo quello lì mio? Non lo usavo. Ne ho tre, lei li controlli tutti e tre e vedrà…

“A Signorini dicevo: gioca di più sembri un operaio dell’Italsider”

PM – Mi scusi, il Giudice le ha fatto una domanda diversa e le chiedeva per quale motivo cercavate di non far risultare questo pagamento.

S – Sa perché è un uomo pubblico, capisce? E poi ci ho detto: “Paolo, me li devi restituire. Tu giochi come uno dell’Italsider, gioca qualche soldo in più… perché giocava da 15 euro, 25 euro. Signorina, Signor Giudice scusi, i 42 pernottamenti…

G – Adesso ci arriviamo. Il Pubblico Ministero voleva fare una domanda…

PM – No, no, sull’argomento che ha introdotto nella risposta a lei. Quindi quando veniva a Monte Carlo andavate a giocare al casinò?

S – Quando andavamo a Monte Carlo era ospite della società Vandemer (fonetico) completamente di tutto, mai pagato un centesimo nessuno.

PM – Lei lo sa che le fatture venivano addebitate nel suo conto corrente e poi annullate perché era lei il cliente…?

S – No, io sono un cliente vip, sono stato un cliente vip per quarantanni fino al 31 dicembre del 2023… adesso siamo 2024. Sono stato cliente vip ma non solo Paolo e Tamara, tutte le persone mie amiche usufruivano…

PM – Di questo pacchetto, chiarissimo.

S – Tutte. L’Augusto Covolic (fonetico) con cinque figli…

PM –Le giocate, le fiches, i gettoni per giocare al casinò…

S – Se li pagava lui, si cambiava 500 o 1.000 euro.

PM – È sicuro di questo?

S – Sì.

PM – Perché non risulta che Signorini abbia pagato un euro.

S – Ma nel modo più assoluto guardi, glielo garantisco io e ho i testimoni dei croupier, lo l’unica cosa che aveva lui di benefit è che godeva della carta vip mia, tutti i miei amici e non solo lui. La famiglia con cinque figli sono venuti a Monte Carlo per quarantanni e non ha mai pagato una lira.

PM – Le faccio ancora una domanda. Lei non offriva neanche i raddoppi e le prestate sulle singole giocate?

S – Guardi no, perché lui giocava come un dipendente dell’Ittalsider, giocava 25 euro, 50 euro.

PM – Lei non raddoppiava mai la giocata?

S – Guardi, io adesso non ricordo ma non credo perché sinceramente quando sei lì… Le posso garantire che Signorini a parte che… mi sono meravigliato e dico: “Ma possibile che tu non hai una lira in banca con lo stipendio che prendi? Mi chiedi i soldi per il tuo matrimonio. Tuo fratello che ha ristoranti, ha qui, ha lì”, “Eh non me li hanno dati” e allora sono subentrato io dicendo che entro, glielo giuro, entro luglio che lui prenderà il bonus…

PM – La sua risposta è chiara. Mi scusi, lei giustamente dice: “Signorini non aveva i soldi per pagare il matrimonio di sua figlia” e glieli ha chiesti a lei, poi aveva 500 o 1.000 euro ogni volta che andavate a Monte Carlo da cambiare?

S – Quando veniva giocavano 500, 300, 200, capisce? Io adesso non stavo a guardare quello che giocavano perché io andavo a giocare nel privé, loro giocavano ai dadi, io ho giocato ai dadi e infatti il motivo che mi hanno tolto la carta vip quest’anno, che la faccio vedere al Giudice…

PM – Non c’è bisogno che la fa vedere al Giudice.

G – No, no, non c’è bisogno.

S – Le carte vip ce le ho in tutto il mondo, mi spiego? Saint Vincent tutto gratuito.

PM – La mia domanda era solo questa, non è credibile a mio parere che Signorini, che non aveva i soldi per pagare il matrimonio della figlia, che è una cosa importante…

S – Sono rimasto meravigliato anche io.

PM – … e poi veniva al casinò e ogni volta…

S – Guardi che cambiavano 500, 1.000 euro.

PM – Ho capito, ma 500-1.000 euro ma poi…

S – Se lavorano tutti e due… Uno guadagna 18.000 euro al mese…

PM – Però poi non aveva i soldi per pagare il matrimonio… Lei è sicuro di non aver pagato le giocate? Sa perché le faccio questa domanda? Perché il casinò ci ha risposto dicendo che Signorini ha sempre giocato gettoni che le dava lei.

S – No, non è questo. Lui giocava sulla carta vip che avevo io, risultava che lui quando andava a cambiare i suoi soldi li mettevano nella carta vip ha capito?

PM – Ma non risulta che Signorini abbia mai cambiato i suoi soldi. Signorini non risulta aver mai utilizzato bancomat o carte di credito…

S – Glielo garantisco io perché lui andava a cambiare i soldi e se vuole mi manda tre Finanzieri con me, i croupier sono testimoni.

Il pm: Signorini non acquistava fiches

PM – Guardi, per adesso noi abbiamo sentito una testimone su questo passaggio che è Caterina Morgia, che ci ha detto di non aver mai visto Signorini andare ad acquistare le fiches.

S – Capisce?

PM – Non lo ha mai visto una volta mentre…

S – Lui non si è mai fatto vedere da nessuno.

PM – Mentre lo vedeva sempre con in mano una saponetta di fiches da 500 euro…

S – Vede che dico la verità?

PM – Caterina diceva: “Secondo me glieli dava Aldo”.

S – Guardi, l’ultima volta… ma dice una cosa che non è vera. L’ultima volta che hanno giocato 500 euro, hanno vinto 1.800 euro ed erano felici che lei… guardi, la felicità della Tamara e di Signorini erano fuori dal mondo perché ha tenuto 40 minuti i dadi e lei ogni volta che vince, vince 30 euro, 35 e lui giocava a quelle cifre lì mi creda. Un uomo che guadagna credo 15-18.000 euro al mese si può spendere 500 euro con la sua futura compagna.

“Il mio conto corrente a Monte Carlo è limpido come una Pasqua”

PM – Posso fare ancora una domanda Signor Giudice?

G -Sì.

S – Sì, faccia tutte le domande.

PM – Per quale motivo temevate lei e Signorini che potessero andare a vedere il suo conto corrente a Monte Carlo?

S – Guardi che il conto corrente a Monte Carlo è limpido come una pasqua perché è tutto carte di credito che lei può vedere quando vuole.

G – Però Signorini invece non era così tranquillo. Signorini era preoccupato.

S – Sa, lui si preoccupa perché era un uomo pubblico.

G – E lei rispondeva: “Non preoccuparti Paolo che non fanno controlli”.

S – Sì, perché non faceva niente di male. Signor Giudice, io ci ho detto non preoccuparti…

G – Non preoccuparti che a Monte Carlo non fanno controlli.

S -... un impiegato che guadagna 2.000 euro può giocare, lui guadagna 18-15.000 euro al mese e non si può permettere 300 o 500 euro? Le dico un’altra cosa, la faccenda per esempio che lui poverino, mi creda, abbiamo cambiato casinò, siamo andati a Las Vegas perché a Las Vegas davano tutto gratuito. Gli ultimi giorni dal 31 dicembre di quest’anno non siamo più andati perché volevano pagare la stanza e allora io ho chiamato e ho detto: “Non vi vergognate? E cinquantanni che vengo a Monte Carlo, vi ho lasciato milioni di euro e voi non date la camera al signor Signorini?”.

PM – Quindi siete andati a Saint Vincent?

S – Siamo andati a Saint Vincent tutto gratuito. Lei può informarsi e lui giocava da 21 euro, perché a Saint Vincent… il minimo a Monte Carlo è 25 e a Saint Vincent lei può giocare da 10 euro e si passa la giornata. Cosa facevano? Se va in un ristorante non spende 200 euro, 300 euro?

Il viaggio (mancato) a Las Vegas

PM – Posso fare ancora solo una…?

G –Sì.

PM – I soldi per acquistare i biglietti aerei per andare a Las Vegas, i contanti li ha anticipati lei?

S – No, se li è pagati lui. Ci mancavano, guardi, 2.400 euro, che poi li ha trovati e io non glieli ho dati. Se li è trovati non so da chi. Le spiego di nuovo anche questa faccenda di Las Vegas. A Las Vegas le pagano l’aereo e le pagano anche il ristorante. Se lei gioca minimo 20-40 ore in una settimana le rimborsano tutto. Io le posso dimostrare che a me mi hanno rimborsato due volte. Quando sono andato alle Bahamas prima sono andato in un hotel, all’Hotel Hilton e lì mi hanno pagato la prima classe e il concordo (fonetico) c’era ancora, la limousine e tutto. Sono poi andato all’altro hotel, a Paradise Island e mi hanno ripagato di nuovo tutto.

G – Nel caso di Las Vegas non ha dato i soldi lei.

PM – Lei non li ha dati.

S – No.

PM – Dove li ha trovati?

S – Io questo…

PM – Perché lei chiama Massa, quello delf agenzia, e dice: “Non hanno i soldi”, lo ricorda?

S – Però poi li hanno trovati.

PM – Poi lei passa da Massa e dice qualcosa.

S – Io sono passato per la ragazza mia… beh è chiaro.

PM – E poi chi glieli ha dati questi contanti?

S – lo ce li ho.

PM – No, no, i contanti a Signorini e alla Musso chi li ha dati?

S – Non lo so, mi fa una domanda che sinceramente…

G – Invece sempre con riferimento al viaggio a Las Vegas lei aveva dato la disponibilità a Signorini di usare le sue carte di credito?

S – No, no, le spiego dottoressa com’ è la situazione. Con i soldi dei biglietti aerei gli venivano ridati i soldi indietro purché lei faceva una fideiussione di 500.000 euro e dichiarando che lei aveva la disponibilità per giocare 20 o 40 ore. Quindi io gioco 8 ore delle volte, 6 ore e quindi a lui avrebbero rimborsato tutti i soldi dell’aereo e gli avrebbero dato anche l’ospitalità gratuita anche a lui. Ha capito Signor Giudice?

G – La domanda però era diversa. Era se lei aveva detto a Signorini che avrebbe potuto utilizzare le sue carte di credito.

S – No, le mie no, le sue se ce ne aveva. È chiaro che lui avrà avuto una carta di credito penso, perché come fai… aspetti che ti rimborsino i soldi? Devi giocare e ti rimborsano tutto. Ha capito Signor Giudice?

I regali Chanel e Cartier

G – I regali comunque a Tamara e a Beatrice Cozzi Parodi li aveva fatti?

S – Sì, ho fatto un regalo alla mia ragazza, scusi il termine, che era una ragazza colombiana di 24 anni universitaria e sono andato da Cartier. Ci ho detto: “Paolo, facci un regalo perché è il compleanno della Tamara il 31 e il primo agosto è della Diana, facci un regalo” e mi fa: “Guarda, io non ho i mezzi”, lo sinceramente mi sono sentito… come dire, è un amico, ormai mi sono stati vicino dopo la morte di mia moglie e sono diventati gli unici amici che ho e ho detto: “Vabbè te lo regalo io stai tranquillo”. Sono andato da Cartier e invece di prenderne uno ne ho presi due uguali e gliel’ho regalato sia alla Diana e sia alla Tamara.

G – Aveva regalato anche una borsa di Chanel?

S – Quella lì dottoressa mi sono trovato all’Hotel de Paris questa dottoressa Cozzi, che è proprietaria dei due hotel che ci sono in riviera a Bordigliela dove c’è il golf. Lei mi ha ospitato 40 giocatori del Livorno tutto gratuitamente e io mi sono… quella volta lì le ho detto: “Guarda, ti faccio un pensiero…” …

PM – Mi scusi commendatore, c’è la telefonata in cui lei racconta di questo regalo e lei dice: “Sai…” … lei parla con suo figlio Roberto e dice: “Sai Roberto, io il regalo invece di farlo a Signorini l’ho fatto a lei perché è sempre meglio evitare…” …

S – Ho capito, siamo insieme e che figura fa lui?

PM – No, no, invece di farlo a Signorini l’ho fatto a lei e cioè come dire: “Io volevo fare un regalo a Signorini però è sempre meglio…” …

S – Perché lui non poteva e gliel’ho fatto io la borsa. Io non sapevo che veniva con Paolo.

PM – Lei nella telefonata dice una cosa diversa, dice: “Io volevo fare un regalo a Signorini però mi rendevo conto che avrebbe potuto…” …

S – Ma no, Signorini lo ha rifiutato perché giustamente il Signorini lo ha rifiutato e allora io mi sono…

PM – Lo ha fatto alla sua accompagnatrice?

S – Si, ha capito? Una volta è venuta perché però io mi sono ricordato che lei mi aveva ospitato… a parte che mi ha portato perché voleva… ha due porti turistici importanti e aveva bisogno di un aiuto per i porti e io ci ho detto: “Guarda, io non compro niente perché ne ho già avuto abbastanza ad Imperia. Quindi ti faccio un regalo, sei l’amica di Signorini, ti faccio un bel regalo, vieni da Chanel” e le ho regalato… A Signorini, guardi mi creda, non gli ho mai regalato non una lira ma neanche un euro.

PM – Ecco, a Tamara Musso ha fatto altri regali?

S – No, mai.

PM – Oltre a questi…

S – Questi qui che le ho detto.

PM – Al secondo compleanno di Tamara?

S – No, non credo.

PM – A Natale non le ha mai fatto dei regali?

S – No.

PM – È sicuro?

S – A Natale lei me lo ha fatto a me e io l’ho contraccambiato a loro. No, no un momento, a Natale ci siamo cambiati gli auguri, ci siamo cambiati… Loro mi hanno regalato… perché io avevo male alle spalle, mi hanno regalato due maglioni bellissimi con la cerniera perché i tendini che ho sono un po’ malandati, ho avuto un po’ di problemi ai tendini. Loro mi hanno preso due bei maglioni, veramente belli, e io guardi sinceramente non gli ho regalato granché, devo avergli regalato una cosa normale.

PM – Per il compleanno di Tamara oltre al Cartier ha fatto un altro regalo?

S – No.

G – Per un altro compleanno.

PM – Per un altro compleanno.

S – No, può darsi che le ho fatto… no, perché non c’era più la ragazza…

PM – Nel luglio del 2023 non ha fatto un altro regalo a Tamara?

S – A Natale può darsi.

PM – Luglio.

S – Luglio 2023?

PM – Non le ha regalato un braccialetto d’oro?

S – Sì, quello che le ho detto.

PM – Quello è del ’22.

S –No, no assolutamente no.

PM – Perché Tamara ci ha detto invece che gliel’ha regalato.

S – Ma nel modo più assoluto, glielo avrà… io non ricordo ma non credo. Io gliene ho regalato uno guardi… adesso confondo il 2022 con il 2023. Quando c’era la Diana, che era una studentessa colombiana, che era insieme al ciclista numero uno che ha vinto il Giro di Italia e il Giro di Francia con l’altra sua amica studentessa

“Non piangere un posto di lavoro te lo trovo”

G – Invece per quanto riguarda l’incarico lavorativo ha mai promesso a Signorini un incarico lavorativo?

S – Signor Giudice, era disperato perché gli finiva il lavoro e ci ho detto: “Paolo, finiscila di piangere. Noi abbiamo 18 dirigenti di cui il più giovane sono io che ho 85 anni, un posto di lavoro te lo troviamo stai tranquillo, non ti preoccupare. Cosa pensi al domani? Pensa a oggi”. Ci ho detto: “Uno come te che ha…” …

G – Dagli ascolti sembrava un po’ diversa la cosa, sembrava che lei chiedesse a Signorini… si raccomandasse con lui di mettere a posto tutte le sue cose, le sue pratiche amministrative nell’ultimo triennio che aveva e in cambio gli avrebbe dato la promessa di un incarico lavorativo da 300.000 euro all’anno. È vero questo?

S – No, lui e Tamara poverini si stanno costruendo una vita adesso e allora lui era preoccupato per il domani e gli ho detto: “Non ti preoccupare, manager… tu hai lavorato alla Banca di Italia, hai lavorato al Ministero dei Trasporti, hai fatto le scuole in Svizzera… gente come te non se ne trova in giro da nessuna parte professionalmente…” …

G- Dov*era l’incarico che gli aveva promesso?

S – Noi non abbiamo uffici a Roma e ho detto: “Casomai ti faremo un ufficio a Roma di rappresentanza perché rappresenti la Pa Loyd (fonetico), che è la compagnia numero 1 al mondo e sono sicuro che la Pa Loyd mi dirà di sì. Queste sono le cose che ho detto Signor Giudice, mi creda… tutto in buona fede.

PM – Però prima Signorini avrebbe dovuto sistemare tutta una serie di pratiche…

S – Ma non ha sistemato niente.

PM – Che non le ha sistemate è un altro discorso ma quando lei gli ha fatto l’offerta…

S – Lei non sa Autorità Portuale…

PM – Lei dice: “Prima mi sistemi queste pratiche, dopo…” …

S – No, assolutamente no. Guardi, chi ha sistemato le pratiche all’Autorità Portuale è Gianluigi Aponte.

PM – Poi ne parliamo.

“Nessuna occupazione abusiva”

G – Per quanto riguarda invece… ha mai occupato abusivamente le aree ex Enel senza avere autorizzazione?

S – Guardi…

G – Carbonile levante nord e sud?

S – Signor Giudice, le dico una cosa che lei deve capire. Mi sono portato apposta la cartina qui. Tutte le aree che confinavano con noi, questo è il mio terminal… Tutte queste aree qui noi dovevamo, quando sarebbe avvenuto fra 5, 6… con la diga foranea, noi dovevamo cedere tutte queste aree qui alla MSC al Bettolo con gare regolari e tutto. Non solo, tutti i soldi spesi…

G – La domanda è diversa. La domanda è: ha mai occupato abusivamente le aree del Carbonile levante nord e sud?

S – No, perché prima di fare i lavori in questo pezzetto qui di terreno c’era da spendere 6-700.000 euro di bonifica e io l’ho occupato dopo che mi hanno dato Pautorizzazione. Ci sono i documenti.

G – Quindi senza autorizzazioni lei non ha mai occupato nessuna area.

S – Io senza autorizzazione no.

PM – È sicuro? Ricorda di aver ricevuto le telefonate di Persichetti che si lamentava che gli avevate occupato l’area?

S – Guardi, sinceramente…

PM –Non lo ricorda?

S – Nei modo più assoluto perché noi eravamo… Scusi, il terminal mio siamo il secondo terminal di Genova con 140.000 metri. Gli altri hanno 300.000 metri a disposizione e fanno la metà di noi.

PM – No, no la domanda è diversa, lo le ho detto se avete mai iniziato ad occupare delle aree che non avevate…

G- Asfaltandole.

PM – O ad asfaltarle.

S – No, perché…

PM – È sicuro? Qui ci sono le intercettazioni telefoniche da cui si evince che ad un certo punto voi avete iniziato ad occupare delle aree che non avevate ancora ricevuto e tant’è vero che poi le avete dovute liberare, è intervenuto Persichetti.

S – No, no, non abbiamo… Guardi, non ricordo ma creda se lei non ha l’autorizzazione e come fa a ingaggiare un’impresa?

G- Ci sono anche le conversazioni in cui lei comunica il fatto che stava già asfaltando senza autorizzazione a Signorini e quindi lo sollecitava ad approvare presto le pratiche di concessione del Carbonile in modo da… perché lei già stava asfaltando e tutto.

S – Signor Giudice scusi, come posso appaltare a un’impresa il lavoro se non ho l’autorizzazione di qualcheduno? È impossibile.

“Toti con me a Monte Carlo solo a pranzo”

PM – Posso fare ancora una domanda su Monte Carlo?

G –Si.

PM – Tornando invece ai soggiorni a Monte Carlo, lei diceva che aveva questa carta vip e quindi poteva ospitare…

S – Chi volevo. Le posso far vedere delle famiglie intere che le posso portare qui.

PM – Giovanni Toti è mai venuto?

S – Al casinò mai.

PM – A Monte Carlo.

S – È venuto al Grill a mangiare.

PM – Quando è venuto?

S – Ultimamente guardi, con la moglie e si trovava per lavoro con Briatore ed è venuto al Grill, l’ho invitato al Grill e anche li non ha pagato nessuno. C’erano anche delle altre ragazze che la mia governante, la mia governante è di Monte Carlo e sua sorella, c’erano anche loro che potevano stare due o tre ore…

PM – Quante volte è venuto al Grill?

S – Guardi, credo sia venuto una volta e questa volta qui e poi basta.

PM – Al Beach?

S – Al Beach no, mai.

PM – Mi dice esattamente quando…

S – Aspetti, un’altra volta eravamo stati invitati da un amico di Monte Carlo, che c’era anche lui ma eravamo una trentina di persone.

PM – Sono venuti poi all’Hotel de Paris?

S – No.

PM – Quella è un’altra cosa.

S – Sono andati per conto loro.

PM – Io invece volevo sapere se Giovanni Toti un po’ come Signorini, Signorini è venuto più volte, Giovanni Toti è venuto una volta sola…

S – No, all’Hotel de Paris mai, è venuto solo a mangiare e poi è andato per conto suo con Briatore, credo, ma non so se è andato all’Hotel de Paris o in un hotel che costava meno. Io l’ho invitato a pranzo all’una al Grill e basta.

PM – Chi c’era a questo pranzo?

S – C’erano le ragazze, c’era Paolo Signorini, c’era la Monica, c’era l’altra sorella che ha avuto un bambino di 8 mesi. 9 mesi,..

PM – La sorella di chi?

S – Della Monica, della mia governante a libro paga del mio appartamento. C’era poi Tamara e Paolo, c’era Signorini e c’era Toti con sua moglie e basta.

PM – In che data era? Lo ricorda?

S – Guardi, ultimamente… proprio ultimamente perché è andato per lavoro… non so per cosa con Flavio Briatore.

“In barca da me anche Burlando”

G – Va bene, passiamo alle pratiche di cui aveva interesse. Quindi pranzi in barca del primo settembre 2021, lo ricorda?

S – Eh?

G – Il pranzo in barca…

S – Invitavo tutti i miei amici in barca, non solo… È venuto Gavone, è venuto Mondini, è venuto Schenone, è venuto Burlando.

G –Nell’ambito..,

S – La mia barca e io vado a mangiare lì tutti i giorni, è il mio ristorante.

G-Nell’ambito del pranzo in barca del primo settembre 2021, dove c’era lei, suo figlio e Toti…

S – 2021 ? Periodo del Covid.

La pratica della spiaggia dell’Olmo

G – Sì, aveva latto a Toti delle richieste in merito alla pratica della spiaggia Dell’Olmo per trasformarla da libera a privato?

S – Nel modo più assoluto, abbiamo detto: “Interessati” ma non abbiamo avuto niente, non ha fatto un… scusi il termine, non mi faccia dire la brutta parola. Lui si è venduto anche che ha risolto il problema del multi… che non è vero. E chiaro che io runico a cui potevo rivolgermi chi era? L’Autorità Portuale non faceva niente, mi sono rivolto al governatore della Liguria e dire: “Oh ma falla un po’ lavorare questa gente qui, sono in 400 e non fanno un cazzo tutto il giorno”.

PM – Sulla spiaggia cosa ha chiesto? Ha detto: “Gli abbiamo chiesto un interessarsi”?

S – Noi abbiamo i Bagni Marini e davanti ai Bagni Marini c’è la spiaggia, avevamo detto: “Si può usufruire della spiaggia facendo una domanda, facendo le cose tutte in regola?” però non abbiamo mai avuto.

PM – Gliel’avete chiesto lì in barca?

S – Adesso non mi ricordo, gliel’ho chiesto perché mio figlio era disperato perché dice: “Come facciamo a spendere 2 milioni e mezzo di euro per recuperare i Bagni Marini che sono sulla spiaggia…” …

G – Ricorda che in quella occasione Toti poi ha chiamato Bozzano, che era un consigliere regionale?

S – No, questo signora se lo ha chiamato lui… a me non risulta. Chi è Bozzano non lo so neanche.

G – Un consigliere regionale.

S – Io so che poi mio figlio è andato con gli avvocati in Regione…

G – ... ex sindaco di Varazze che quindi era informato sulla pratica della spiaggia.

S – Non Varazze, Celle.

G –Sì, Celle.

S – La spiaggia è a Celle.

G – Sì.

PM – Poi diceva che dopo suo figlio è andato con gli avvocati in Regione?

S – Sono andati… l’avvocato si chiama…

DIFESA, AVV. VERNAZZA – Gaggero.

S -… Gaggero, sono andati a vedere se è possibile avere l’arenile. Scusi, dobbiamo mettere a posto tutto il manufatto e quindi se lei dice: “Compra la cabina…” … facciamo una cosa bellissima perché investiamo… quelle colonie lì sono state disabitate per trentanni, abbiamo salvato la curia perché lei deve tenere presente quello che le dico. La Curia era proprietaria dell’immobile, aveva fatto un mutuo con la Cange di 30.000.000 e non pagava le rate. Io ero il socio minimo di minoranza e mi ha chiamato i commissari a dire: “Guarda, qui la curia non paga, i piccoli… quelli del 19% non pagano, cosa facciamo? Falliamo?” e dico: “No, guarda il mio nome non posso fallire io con il mio nome” e allora ho rilevato…

“Toti disse: mi interesso”

PM – È chiaro. Quindi voi avevate interesse a questa spiaggia e avete chiesto a Toti di interessarsi per ottenere questa spiaggia.

S – Sì, a chi mi rivolgevo?

PM –Gliel’avete chiesto anche in barca in quella occasione?

S – Probabilmente sì, io spendo 2 milioni e mezzo e non mi dai un pezzo di spiaggia?

PM – Toti cosa vi ha detto?

S – Toti ha detto: “Mi interesso, vedo quello che posso fare” ma non ha fatto niente.

PM – Dopo questo incontro del primo settembre nella sua barca, dopo suo figlio con gli avvocati è andato in Regione o ci era già andato prima?

S – No, la pratica ce l’aveva in mano l’Avvocato Gaggero, che seguiva lui la pratica, però non ha risolto niente.

G – La domanda è: ci è andato dopo il pranzo in barca?

S – Non lo so dottoressa, mi fa una domanda… Io non mi sono mai occupato di Punta dell’Olmo perché non la volevo fare.

G – Se ne occupava più suo figlio?

S – No, se ne occupa lui generalmente.

G – Pranzo in barca ha chiesto a Toti di interessarsi per la spiaggia Dell’Olmo. Aveva chiesto a Toti anche di interessarsi per la proroga trentennale in modo che andasse veloce?

S – Guardi, io le dico di si perché gli dicevo: “Guarda che là non muove niente, Signorini non conta un cazzo, questa pratica non passa” e lui sa cosa ha detto sui giornali? Che ha risolto la… ma non è vero che l’ha risolta lui.

PM – Lei gliel’ha chiesta in quella occasione?

S – Sì.

G – E poi Toti ha chiamato Signorini.

S – Scusi, io sono un cittadino dello Stato, pago 11.000.000 di tasse all’anno, andate a vedere… a chi mi rivolgevo?

Il terminal Rinfuse

G – Lei aveva chiesto a Toti che questa pratica finisse entro settembre?

S – No, gli ho detto al più presto…

DIFESA, AVV. VERNAZZE – Signor Giudice, stiamo parlando del?

PM –Terminal Rinfuse.

S – Al Terminal Rinfuse era scaduta la concessione e come facevo io a fare i contratti…?

G – Mi scusi, stava dicendo di farla al più presto possibile?

S – Perché avevamo presentato il piano di impresa tutto a posto, regolare, abbiamo salvato 200 posti di lavoro…

PM – Toti cosa le ha risposto quando era lì in barca?

S – Ha detto: “Vedo quello che posso fare” però non ha fatto niente.

PM – Si ricorda però che ha telefonato a Signorini?

S – Ah questo io non…

PM – Non lo ricorda.

S – No.

“Toti mi disse: quando ci sono le elezioni dammi una mano”

G – In occasione del pranzo in barca poi lei ha promesso a Toti di fargli un finanziamento?

S – No, lui fa queste cene elettorali e l’ho fatta a lui…

PM – Non le cene.

G – Il pranzo in barca di cui abbiamo parlato…

S – Ma non gliel’ho fatto io.

G – In questa occasione lei gli aveva promesso il finanziamento?

PM – Toti le ha chiesto una mano, un finanziamento?

S – No, lui mi ha detto: “Quando ci saranno le elezioni dammi una mano” e ho detto: “L’ho data sempre, l’ho data anche al Partito Democratico”.

G –Perché lei…

S – Io ho fatto la campagna elettorale per la Paita, non conoscevo mica…

PM – Toti appena scende dalla sua barca dice: “Spinelli ha detto che ci fa il finanziamento”.

S – Signor Giudice, sa cosa? Toti è un giornalista, ha continuato a parlare come giornalista scusi il termine. Io quello che diceva non lo so. Io le posso dire che le cene elettorali…

PM – Non le cene, noi stiamo parlando del pranzo del primo settembre.

S – No, finanziamenti niente.

PM – In quella circostanza non avete parlato anche del finanziamento?

S – No.

PM – E come mai Toti appena scende dalla barca dice: “Spinelli ci dà i soldi”?

S – Perché parla troppo, parla a vanvera scusi il termine. Le cose elettorali le ho sempre date a lui, abbiamo fatto il Festival della Scienza, abbiamo fatto il Festival dei Fiori, abbiamo alle chiese dato contributi, ho fatto il Palazzo di San Lorenzo… la chiesa di San Lorenzo.

PM – Mi scusi, posso andare avanti con qualche domanda?

G –Sì.

PM – Sempre con riferimento al finanziamento, se lei ha letto le carte, da quel momento lì immediatamente dopo c’è un continuo interloquire tra lei e Toti in cui Toti le dice: “Aldo, me la dai questa mano che ci sono le elezioni di Savona?” e lei dice: “Sì, dopo che mi avete prorogato il terminal”.

S – Questa mano te la do quando fai le campagne come si chiamano… elettorali.

PM – Lui era in campagna elettorale e le stava chiedendo i soldi per le elezioni di Savona.

S – Ma no, quelle che abbiamo dato 4.100 euro.

PM – No, no, stiamo parlando del 2021.

S – Quando è stato…

PM – 2021 elezioni di Savona. Successivamente alla barca…

S – I soldi che gli ho dato sono tutti documentati perché io non posso…

PM – Non è un problema di documentato, le chiedevo…

S – Io devo passare in un consiglio di amministrazione.

PM – È pacifico e nessuno lo mette in discussione. Le chiedevo se Toti successivamente al pranzo in barca le sollecitava questo aiuto elettorale.

S – No, no

PM –Guardi che ci sono tutte le telefonate.

S – Vabbè ma aiuto in che senso? Quando avrebbe fatto la cena elettorale.

PM – Il 17 settembre del 2021 Toti le dice… la chiama e le dice: “Il 29 settembre va alla tua roba..?’ che sarebbe la proroga del terminal, e poi le dice: “Ricordati che io sto aspettando anche una mano”.

S – Ma si, ma io non gliel’ho data.

PM – A cosa faceva riferimento?

S – Ah non lo so a che cosa.

PM –Al finanziamento?

S – Ma no, non penso. Guardi, io finanziamenti, mi creda, non ne ho fatti a nessuno, solo tutti ufficiali… Scusi, ma cosa li tiro fuori di tasca mia che ho un socio al 49% che è una delle compagnie tedesche più importanti dal mondo?

PM – Va bene.

S – È proprio proibito dallo statuto.

G – Mi scusi, il Pubblico Ministero adesso le ha contestato una telefonata. Sempre in quel periodo lei si rivolge a Ivana Semeraro del fondo ICON.

S – Infatti me lo hanno proibito.

G – Però lei voleva farlo.

S – lo se me lo autorizzavano un finanziamento ai partiti si può fare con collegi elettorali, io non lo so. Non abbiamo fatto niente.

G – Perché lo voleva fare con il fondo ICON e non con le sue società direttamente?

S – Sa dottoressa, io dico che ad un certo momento ho mandato anche dei soldi a Panella, a Bonino che non li conosco neanche, mi hanno mandato una bella lettera chiedendomi aiuto e io gliel’ho dato.

G – Va bene. Avete fatto un pranzo in barca il primo dicembre 2021?

S – Ma alla luce del sole che c’era tutto il mondo.

G – Che era il giorno prima del l’approvazione del terminal.

S – La proroga del terminal non è riuscito a fare niente nessuno perché le spiego, li nel comitato c’è un signore che praticamente è amministratore delegato di Gavio, che è numero uno delle Autostrade dei Terminal a Novara e a Genova. A Savona vada a vedere quanti soldi pubblici ha investito nel terminal (ine.) questo signore che ha il coraggio ancora di fare interviste. Pubblici… Io ho fatto tutti i lavori nel mio terminal con i miei soldi.

G – Questo signore sarebbe?

S – Rino Canadese (fonetico) ha il coraggio di fare l’intervista a Rai Uno? Ma dovrebbe stare zitto. Ha comprato i locomotori con i soldi dello Stato.

G – Il 12 dicembre c’è stata comunque l’approvazione della proroga.

S – Ma perché è intervenuto… Scusi, le faccio la premessa. La pratica era già passata in comitato e tutto, doveva solo essere ratificata. Paolo non riusciva, nessuno ci riusciva e ho chiamato Toti. Toti non ha fatto niente. Ho detto al 45%, che sarebbe il dottor Gianluigi Aponte, “Guarda, io vado in Procura della Repubblica perché è una vergogna. Abbiamo salvato posti di lavoro, abbiamo fatto tutto quello che l’Autorità Portuale ci ha detto di fare, abbiamo asfaltato, abbiamo comprato (ine.) nuove, abbiamo pagato, risanato tutti i debiti che aveva l’ex concessionario e non mi prorogano la concessione? Io come posso andare avanti”. Il comandante Aponte ha chiamato non so chi ed è tutto a posto, trent’anni ma io volevo cinquantanni, perché con 600 euro… 500 che il Terminal Rinfuse fa di utile all’anno, quanti anni ci metto a pagare un terminal? Ci mette cinquantanni e non ci mette trent’anni. Ho accettato però trent’anni.

PM – Il Giudice le ha fatto una domanda sul pranzo in barca che avete fatto il giorno prima dell’approvazione, lo ricorda?

S – Ho capito ma lui si è venduto cose che non erano vere, perché non ha fatto niente.

PM – Ma lui chi Toti?

S – Toti sì.

PM – Cosa si è venduto?

S – Che aveva fatto tutto e invece non aveva fatto niente.

PM – Quindi Toti non aveva fatto niente però si è venduto di averle fatto prorogare il termina?

S – Che si è interessato, che telefonava. Scusi abbia pazienza, l’unico che a Genova rappresenta la Liguria è Giovanni Toti…

G – Per telefonare, per risolvere le problematiche che si erano poste per l’approvazione?

S – Ho detto: “Guarda che non va avanti niente, fate qualcosa perché io come posso andare avanti a pagare la gente, pagare i canoni se non ho una concessione a posto?”.

PM – Il primo dicembre quando avete fatto questo pranzo dove Toti, come dice lei, si è venduto di aver fatto questa cosa…

S – Ha detto: “Mi interesso”.

PM – In realtà la pratica era già conclusa a quel punto.

S – Non si è mossa di un centimetro.

PM – Lei dice il primo dicembre, non il primo settembre…

S – Di che anno?

PM – 2021, il giorno prima che il comitato di gestione approvasse la proroga.

S – Guardi, le dimostro queste cose qui che sono tutte chiacchiere perché l’approvazione di questo Terminal Rinfuse è avvenuta adesso, perché si è mosso il mio socio.

PM – Il comitato di gestione il 2 dicembre ha approvato la proroga trentennale, il 2 dicembre 2021 ha prorogato. Voi il primo dicembre vi siete visti…

S – Lo sa quando ce l’hanno data?

PM – Mi faccia fare la domanda. Lei ad un certo punto dice a Toti: “Quello ufficiale è il 2×1000 tutto il resto dopo” ma a cosa fa riferimento?

S – Io non mi ricordo 2×1000… io non l’ho mai dato il 2×1000.

PM – Dice: “Il 2×1000, quello ufficiale, adesso, tutto il resto dopo”.

S – Ma niente.

PM – Il 7 dicembre, l’8 dicembre arrivano i 40,000 euro.

S – È ufficiale.

PM – Ufficiale.

S – Va bene, perché si era mosso, non ha fatto niente però si è mosso.

PM – Ho capito.

G – In qualche modo si era mosso.

S – Ha telefonato, ha fatto… beh è il presidente della Regione Liguria come mi rivolgevo a Burlando quando avevo dei problemi.

PM – Quindi era il ringraziamento per questo tipo…?

S – Non ringraziamento, sa ad un certo momento ha fatto questa cena elettorale 4.100 euro e glieli abbiamo dati. Ho invitato manager…

PM – Questi erano i 40.000 di dicembre ’21.

S – Come li abbiamo dati?

PM – Ufficialmente.

S-Sì.

PM – Glieli avete dati perché si era mosso.

S – Si era interessato ma è tutto regolare, tutto dichiaralo, tutto ufficiale belin. Scusi, facciamo 200.000.000 di fatturato e non è che 40.000 euro… tra tutte le società le abbiamo divise.

G – Va bene. Conferma comunque anche gli altri finanziamenti che ha fatto successivamente?

S – Confermo tutto, quello che c’è scritto confermo tutto.

PM – Posso?

G – Sì.

S – Sa, adesso la memoria…

PM – Quando ha terminato…

G – Può fare la domanda Pubblico Ministero.

PM – Le volevo fare ancora questa domanda. A marzo del 2023, quindi recentemente, Toti le ha telefonato e le ha detto: “Guarda che abbiamo risolto il problema di tuo figlio sul piano Celle, ora facciamo la pratica, si può costruire. Lo abbiamo risolto stamattina’’.

S – Ma non è assolutamente… lui non ha fatto proprio niente, non ha combinato niente.

PM – Se lo ricorda?

S – Mi ricordo ma non ha fatto niente. Guardi, per prendere i voti elettorali i politici fanno di tutto. Lui è rimasto giornalista…

PM – Però non le ha chiesto il voto elettorale, le ha chiesto soldi.

S – Io sto dicendo che per avere… Questi qua parlano al vento, lui è rimasto giornalista perché queste cose qui sono cose che…

PM – Quindi millantava.

S – Sì.

PM – Però ricorda che le ha chiesto una mano per… la cena elettorale?

S – La cena elettorale sì, e ci sono andato infatti… ci siamo andati in 650 e non solo io.

PM – Si ricorda che le ha detto: “Ho risolto il problema del Piano Casa, adesso dammi una mano…” …

S – Ma il problema dell’arenile è rimasto…

G – Ma le aveva detto di averlo risolto?

S – Sì, invece non ha risolto niente.

PM – Ma perché gliel’ha detto?

S – Ma per millantare.

PM – Però subito dopo le chiede una mano per la sua campagna elettorale?

S – Escluso, i soldi della campagna elettorali io non ho mai dato una lira a nessuno… al Pd, alla Lega, Forza Italia, Bonino. Io i soldi tutti ufficiali perché non potevo fare diversamente.

PM – No, no, la mia domanda è diversa. Lo sappiamo che lei ha dato i soldi ufficialmente, è pacifico che lei ha dato i soldi ufficialmente. Volevo capire questo, Toti la chiama e le dice: “Ti ho fatto un favore con il Piano Casa” e immediatamente dopo le chiede un aiuto per la sua campagna elettorale, lo ricorda?

S – Se era possibile comprare…

G – … sia a Toti sia a Signorini?

S – Presidente, le aree dell’Enel sono diventate di proprietà dell’Autorità Portuale e tenerle inoperose… Io mi sono prodigato che ho detto: “Guarda, le bonifico io, le faccio io, pago io tutto quanto”. Calata Concenter rientra in un accordo globale e poi ci sarà una gara. Non è che io la vìnco o non… Se vinco Calata Concenter va a posto tutto il terminal di Sampierdarena compreso quello che noi dobbiamo dare a MSC sennò non va a posto niente.

G – Va bene. Direi che in questa fase possiamo concludere l’esame.

S – Le posso chiedere una cosa?

G – Guardi, lei a me non può chiedere niente.

S – Io ho tre telefonini che lei c’ha, se avevo qualcosa che non andava fatto in buona fede, usavo il telefono di Monte Carlo che non ho mai usato. Usavo l’altro telefono che non ho mai usato.

DIFESA, AVV. VERNAZZA – Va bene.

G – Adesso abbiamo fatto l’interrogatorio di garanzia e poi se in seguito vorrà di nuovo farsi sentire dal Pubblico Ministero in modo più approfondito potrà farlo.

L'articolo “Toti mi disse: per le elezioni dammi una mano. L’ho data anche al Pd, sulla mia barca pure Burlando”: ecco il verbale di Spinelli. Che chiama la giudice “signorina” proviene da Il Fatto Quotidiano.





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