Passerella sfondata, allarme sicurezza sul ponte di barche

Il Comitato: «Così è pericoloso il passaggio dei pedoni». La Provincia interviene stanziando 100mila euro per lavori  

BEREGUARDO

È al collasso il ponte in chiatte. In alcuni tratti la passerella pedonale è diventata impraticabile e il cedimento strutturale nell’area centrale dell’impalcato ha reso pericoloso il transito.

L’ALLARME
Ora il Comitato Ticino 2000 lancia l’allarme. Il portavoce Carlo Maiocchi sottolinea la necessità di intervenire il prima possibile: «La struttura va riqualificata con interventi indispensabili per metterla in sicurezza e anche per salvaguardarla». Allarme raccolto dalla Provincia che, per la manutenzione straordinaria, ha già stanziato 100mila euro. «Si è in fase di aggiudicazione della gara d’appalto, i lavori dovrebbero iniziare poco dopo Pasqua – dice il presidente di Piazza Italia Vittorio Poma -. Si è deciso di programmare un intervento organico e completo di sistemazione delle parti danneggiat dell’impalcato. Fino ad oggi abbiamo potuto effettuare solo piccoli interventi di manutenzione ordinaria e di aggiustamento, ma con questa somma contiamo di provvedere alla completa riqualificazione con opere di conservazione, restituendo decoro al ponte e garantendo più sicurezza a chi lo percorre».

LAVORI

Nei giorni scorsi il Comitato aveva sollecitato l’avvio dei lavori. «Avevo avvertito la Provincia delle condizioni pessime in cui si trova il ponte, chiedendo di intervenire in tempi rapidi sulla passerella pedonale e sull’assito dove, nella parte centrale, si è formata una buca pericolosa – spiega Maiocchi -. Ho anche segnalato l’abbattimento del cartello che indica la località Boscaccio e della staccionata in legno».

Ricorda che «è un’infrastruttura preziosa, dall’alto valore storico che necessita di interventi mirati e costanti». «L’assito purtroppo è stato danneggiato dal mancato galleggiamento delle chiatte, incagliate nella ghiaia – precisa Maiocchi -. Ora si stanno vedendo gli effetti positivi dei lavori in corso per deviare il fiume, anche se la presenza di un’isola di ghiaia nella parte centrale del Ticino potrebbe compromettere l’intervento. Aipo, a cui abbiamo evidenziato il problema, ci ha tranquillizzati, assicurando che verrà spostata sulla riva destra». —

Stefania Prato