Gli ingegneri pavesi (ri)conquistano gli Usa: «Così la Marvell è tornata a Pavia»
Tornano da dove erano venuti non rientrando dalla porta principale, ma passando sul tappeto rosso. E con il doppio del personale. Fra i cento lavoratori coinvolti nel 2017 nella ristrutturazione che la Marvell, multinazionale della tecnologia statunitense attuò nella sede di Pavia c'era anche un gruppo di una trentina di ingegneri. Dopo un breve passaggio in un'altra società, la eSilicon, a sua volta inglobata nel 2019 da Inphi, il gruppo torna alla Marvell, che nel frattempo dallo scorso anno ha comprato Inphi, riassumendo di fatto gli ingegneri pavesi. Che nel frattempo sono più che raddoppiati nella sede di viale della Repubblica, dove lavorano oggi.
La nuova scommessa di Marvell
«Anzi il colosso della microelettronica porta a Pavia nuovi investimenti nel settore tecnologico» spiega Giovanni Cesura, senior director dell’Engineering di Marvell e direttore del sito pavese, anche lui nel gruppo dei "trenta" partito e ritornato alla casa madre dopo le imprevedibili evoluzioni che oggi caratterizzano il mercato del lavoro, soprattutto quello dell'alta tecnologia. La multinazionale statunitense, fondata nel 1995 e con sede centrale nella Silicon Valley, conta oggi più di 6000 dipendenti ed è leader nel settore delle soluzioni a semiconduttore per infrastrutture dati, in particolare nei mercati chiave del 5G e del Cloud. Ora il colosso americano riscommette su Pavia. «A partire da agosto Marvell ha avviato le selezioni per assumere una decina di professionisti nella sede di Pavia che già oggi rappresenta il centro di progettazione microelettronica più grande della provincia, con i suoi circa 60 dipendenti, per lo più ingegneri, la maggior parte dei quali in possesso di dottorato» racconta Cesura. Le strategie, a volte spietate, delle grandi multinazionali non spaventano l'èlite di professionisti locali. «Le competenze tecniche non hanno mai lasciato il nostro territorio in realtà _ sottolinea _. Nel 2017, un gruppo di "fuoriusciti" da Marvell che mi onoro di dirigere è stato acquisito da eSilicon grazie appunto alle altissime competenze nel settore della trasmissione dei dati ad alta velocità. Nel 2019 eSilicon è stata comprata da Inphi e all’inizio del 2021 Inphi è stata comprata da Marvell. Quindi il nostro team è ritornato a casa base.
Impiegati raddoppiati
Ma nel frattempo ha raddoppiato il numero di impiegati e più che decuplicato il suo valore». I ricercatori pavesi portano un contributo essenziale alle attività di Marvell grazie alla solidità e all’assortimento di competenze costruite nel corso degli anni nell’ambito della progettazione e caratterizzazione di circuiti integrati ad alta velocità realizzati nei nodi tecnologici più avanzati. I circuiti progettati, sia analogici che digitali, sono utilizzati per esempio all’interno di chip per il processamento digitale dei segnali, nelle interfacce elettro-ottiche all’interno dei data center. La richiesta di velocità nella trasmissione dei dati, di capacità di processarli ed immagazzinarli nel cloud ha subito una accelerazione impressionante in questi anni a causa della pandemia e tale richiesta è destinata a consolidarsi con l’avvento dell’era del "Work from Home" che sta trasformando il nostro modo di organizzare il lavoro: «La nostra azienda ed il team di Pavia in particolare è al centro di questa rivoluzione tecnologica proprio perchè costruisce le tecnologie che abilitano la connessione ad alta velocità, nelle stazioni radio-base 5G, all’interno dei data center o fra i data center. Le attività svolte a Pavia coprono tutto il flusso di produzione, dalla definizione dell’architettura di sistema alla validazione del prodotto finito e al supporto del cliente, passando attraverso la progettazione e simulazione dei blocchi analogici e digitali e lo sviluppo del firmware e del software necessari per l’automazione delle misure e la gestione dei dati acquisiti». «L'alta qualità degli ingegneri formati dall’Università di Pavia costituisce un forte polo di attrazione per diverse aziende di microelettronica _ conclude Cesura _ che hanno stabilito uffici nell’area pavese di fatto costituendo la "Silicon Valley" del Ticino».