Michele Lissia candidato sindaco: il centrosinistra ha fatto la sua scelta
foto da Quotidiani locali
PAVIA. Il candidato del centrosinistra alle elezioni comunali dell’8 e 9 giugno sarà Michele Lissia, 42 anni, consigliere comunale e segretario cittadino del Partito democratico. Il suo profilo ha messo d’accordo tutte le forze che partecipano al tavolo del centrosinistra. La decisione è stata presa nel corso di una riunione che si è svolta lunedì sera. Ieri sera (martedì) l’assemblea cittadina del Pd è stata chiamata a ratificare il nome di chi contenderà la fascia tricolore al centrodestra cittadino.
Otto mesi
Dal momento in cui è stato organizzato il tavolo del centrosinistra alla decisione finale sono trascorsi circa otto mesi. A riunirsi, periodicamente, sono stati esponenti del Partito democratico, Pavia a colori, Sinistra italiana/Verdi, Cittadini per Pavia, Italia Viva, Azione, Movimento 5 stelle e del gruppo misto rappresentato, in Consiglio comunale, da Rodolfo Faldini.
Il nome di Lissia, che da dieci anni siede in Consiglio comunale, è stato quello che alla fine ha messo d’accordo tutti quanti. Era stato lo stesso Lissia, nella primavera 2023, a organizzare il tavolo, è stato lui a fare da mediatore tra le diverse sensibilità delle varie forze politiche e, per eleganza, non vi ha più preso parte quando le quotazioni del suo nome sono iniziate a salire, demandando al segretario provinciale, Simone Marchesi, la responsabilità dei dem in coalizione.
Il modello Lodi
Per arrivare all’indicazione di Lissia il percorso è stato abbastanza lungo e non privo di difficoltà. Il Pd ha messo in campo un gruppo di “saggi” del quale ha fatto parte anche Andrea Albergati, ex sindaco di Pavia, che da subito ha indicato come strada da seguire il “modello Lodi”, vale a dire l’alleanza più ampia possibile tra forze politiche che non si riconoscono nel centrodestra. Ciascuna forza ha portato poi un contributo. Italia Viva ha da subito chiarito di essere disposta ad allearsi con «chiunque non abbia appoggiato il sindaco Fabrizio Fracassi». Cittadini per Pavia, Pavia a colori e Azione hanno portato, rispettivamente, l’esperienza dell’ex sindaco di centrosinistra, Massimo Depaoli e delle due ex assessore Alice Moggi e Angela Gregorini. Come sempre accade quando si tratta di assumere una decisione collettiva, ciascuno ha dovuto rinunciare a qualcosa per arrivare a una sintesi.
Il 17 giugno, ai giardini Malaspina, la coalizione ha organizzato un incontro con i cittadini per raccogliere proposte annotate su post it da inserire nel programma.
La scelta tra i papabili
Dopo l’estate sono iniziati a circolare i nomi dei probabili candidati, tutti di matrice dem considerato che il Pd è il partito di maggioranza relativa. Quindi sono usciti i nomi di Daniele Bosone, Matteo Pezza, Giuliano Ruffinazzi, Milena D’Imperio. La discussione si è fatta sempre più partecipata, con alcune forze come la civica Cittadini per Pavia che sino all’ultimo ha auspicato il ricorso alle primarie di coalizione per dare la maggiore legittimazione possibile al candidato scelto dai cittadini. Il Pd ha fatto tutto il percorso interno, convocando e ascoltando i vari circoli cittadini. Sul filo di lana si è registrata qualche tensione per alcuni “veti incrociati”. Ma dalla discussione è uscito il nome di Michele Lissia come candidato ideale per strappare palazzo Mezzabarba al centrosinistra.
10 anni in Consiglio
Lissia - che ieri ha preferito non rilasciare commenti per rispetto della decisione dell’assemblea cittadina del Pd - in dieci anni di Consiglio comunale ha condotto un’opposizione ferma, ma sempre con toni pacati. Ora lo attendono quattro mesi e mezzo di campagna elettorale che parte da un piccolo vantaggio: il centrodestra non è ancora riuscito a esprimere un nome unitario e le spaccature al suo interno sono quasi all’ordine del giorno.