Prezzi del riso in frenata: c’è il nodo dei listini che non sono aggiornati
foto da Quotidiani locali
Belgioioso
«La settimana di contrattazioni si chiude con ribassi sulle varietà da interno, qualche difficoltà sui tondi generici e le varietà da esportazione stabili o poco vendute. Ma stranamente i listini ufficiali non vengono aggiornati e ciò potrebbe portare a ribassi in ritardo, che potrebbero spaventare i venditori». È l’analisi settimanale di Paolo Ghisoni, presidente dell’associazione Rice up e mediatore di cereali a Belgioioso, sul mercato del riso. «È ormai abbastanza evidente che la disponibilità totale di alcuni risoni è elevata e che riuscire a piazzarli senza riporti importanti sarà difficile», precisa. Nel dettaglio, il Carnaroli, quotato 62-63 euro al quintale, si sta creando un certo margine rispetto ai similari, oggi scambiati a 50 euro. «La disponibilità del primo non è eccessiva – prosegue Ghisoni – e ci sono ancora alcune nicchie di mercato che lo ricercano, mentre per i secondi le tonnellate ancora da vendere sono significative, anche se i grossi compratori sembrano più interessati a queste quotazioni. Non forzare la mano in questo frangente potrebbe essere utile». Il superfino Baldo è a 80 euro, con poca voglia di vendere e rimanenze non eccessive, mentre sono in aumento le richieste di seme per il prossimo anno. Sant’Andrea, a 75 euro, con poche partite ancora da piazzare e Vialone Nano molto richiesto e con poche vendite a 110 euro, anche se ormai le poche partite disponibili sono soggette a trattative da sviluppare di volta in volta. Centauro a 50 euro, Selenio richiesto a 55 euro e con poca offerta, e Lunghi B a 47-48 euro: i compratori non vogliono spendere di più e i venditori aspettano i 50 euro. U.D.A.