A caccia del metano, via libera regionale ai test di Aleanna in 10 paesi lomellini
foto da Quotidiani locali
LOMELLO. Via libera della Regione per la ricerca di idrocarburi gassosi nella bassa Lomellina. Il progetto “Gallia”, dal nome della frazione di Pieve del Cairo, è stato presentato dalla società Aleanna Italia e riguarda dieci Comuni: Ferrera Erbognone, Galliavola, Lomello, Mezzana Bigli, Ottobiano, Pieve del Cairo, Sannazzaro, Scaldasole, Valeggio e Villa Biscossi. Avviato una decina d’anni fa, ora il progetto di ricerca ha ricevuto la “favorevole volontà d’intesa Stato-Regione” all’interno del nuovo Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee (Pitesai). Un mese fa la società aveva effettuato la riperimetrazione sulla base delle solo aree idonee, per un totale di 35 chilometri quadrati. Al momento, però, i Comuni interessati non sembrano essere stati coinvolti.
L’iter
«Dopo l’ultima delibera regionale – spiega il sindaco di Lomello Silvia Ruggia – io e l’architetto Maura Lenti abbiamo riassunto i numerosi passaggi di questo progetto decennale, che ha registrato anche vari cambi di società interessate. Al momento, sembra che i passaggi operativi siano ancora da venire, per cui mi sento di invitare la Regione e il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica a voler coinvolgere più direttamente i Comuni interessati dalle eventuali trivellazioni. Questo affinché i sindaci possano sapere rispondere ai cittadini in caso di richiesta di informazioni più specifiche». Le operazioni connesse alla ricerca riguarderanno tre fasi del programma lavori. Per la fase “Geologia” durante i primi sei mesi di validità del permesso sarà effettuata la revisione di tutti i dati di sottosuolo (sismica e pozzi) disponibili nell’area: studi che saranno finalizzati alla verifica del modello geologico dell’area. Per la fase “Geofisica”, entro dodici mesi dal conferimento del permesso di ricerca è previsto l’acquisto dei dati sismici pregressi dalle società che hanno operato in precedenza, secondo la formula del diritto d’uso. Per la rielaborazione saranno usati programmi avanzati così da omogeneizzare e migliorare la qualità dei dati. Infine, per la “Definizione di prospetto”, i dati disponibili saranno interpretati allo scopo di verificare e confermare le eventuali trappole e definire l’area da perforare. Per quanto concerne le attività di ricerca di idrocarburi, è previsto l’assoggettamento alla procedura di Valutazione d’impatto ambientale (Via) nel caso di perforazione di pozzi e di rilievi geofisici attraverso l’uso della tecnica airgun (strumento usato in geofisica) e di esplosivo. Inoltre, la società dovrà comunicare alla Regione la data d’inizio della ricerca, oltre a presentare una relazione annuale sull’andamento dei lavori e una relazione finale sui risultati ottenuti. Nello specifico, il Pitesai intende «valorizzare la sostenibilità ambientale e socioeconomica delle diverse aree, annullare gli impatti derivanti dalle attività di ricerca delle fonti fossili e accompagnare il processo di decarbonizzazione».
In Lomellina, negli anni Duemila, erano stati presentati altri permessi di ricerca, fra cui “Cascina Graziosa” della stessa società Aleanna fra Cassolnovo, Gravellona e Robbio. Nessuno, però, era mai partito. —
Umberto De Agostino