Porta Nuova trasformata nel magazzino del ristorante: «Noi siamo autorizzati»
foto da Quotidiani locali
PAVIA. Le sedie e i tavolini accatastati sotto a Porta Nuova appartengono al ristorante “Porta Damiani”, ma la titolare dice di essere stata autorizzata dal Comune a utilizzare il monumento medievale come magazzino in cambio di un oneroso intervento di pulizia effettuato lo scorso anno, anche se adesso gli arredi verranno rimossi.
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Marina Sandri, titolare del locale, spiega: «Lo scorso anno effettuammo un intervento di “bonifica” del monumento. Portare via i rifiuti che vi si trovavano e ripulire dalle deiezioni dei piccioni ci venne a costare circa 4mila euro. In cambio di questo intervento, il Comune ci autorizzò a ricoverare le sedie e i tavoli utilizzati per allestire il dehors sotto alla Porta. Ricordo che vi fu anche un sopralluogo da parte di funzionari e ingegneri del Comune. Venne organizzato anche un incontro in Comune alla presenza del nostro architetto e del proprietario dell’immobile nel quale si trova il ristorante». L’esercente parla poi degli interventi effettuati sulla struttura. «Avremmo voluto installare delle reti per evitare l’ingresso dei piccioni nel monumento, ma alla fine optammo per delle sagome di corvi, che avrebbero dovuto incutere timore nei piccioni ma che, al lato pratico, non hanno funzionato».
In effetti dando un’occhiata all’interno del monumento, la presenza dei piccioni è confermata in maniera “copiosa”.
Marina Sandri aggiunge che, comunque, a breve il materiale depositato nel monumento verrà rimosso.
«Abbiamo intenzione di chiedere, anche per quest’anno, il permesso alla posa di un dehors per consentire alle persone di cenare all’aperto. Purtroppo quest’anno non potremo farci carico della pulizia all’interno della porta; siamo un locale aperto da poco e di piccole dimensioni, per noi sarebbe troppo oneroso». Dunque, a dare il “via libera” per l’utilizzo del manufatto medievale sarebbe stato il Comune. Ieri, parlando con alcuni esponenti della giunta, nessuno aveva tuttavia una memoria precisa dell’autorizzazione. Anche perché gli spazi che attualmente sono occupati dal ristorante “Porta Damiani”, in passato hanno visto un “turn over” abbastanza intenso da parte di altri operatori della ristorazione, che hanno aperto e poi chiuso le rispettive attività. L’utilizzo di Porta Nuova come improvvisato magazzino aveva suscitato la perplessità di molti. Ad esempio, una scolaresca era stata accompagnata a visitare il resto della cinta muraria risalente all’XI secolo e i bambini erano rimasti abbastanza sorpresi nello scoprire che dentro al monumento si trovano sede, tavolini, bancali di legno e una piccola credenza.
Su questa circostanza, tra l’altro, la consigliera comunale del Partito democratico Cristina Barbieri ha presentato una instant question da discutere in Consiglio comunale, chiedendo se e quando palazzo Mezzabarba abbia autorizzato gli esercenti a depositare gli arredi nel monumento. Porta Nuova, insieme a Porta Calcinara, è l’ultima testimonianza di un passato glorioso che vedeva la città completamente cinta dalle mura. f.m.