Due donne pavesi lasciano 145mila euro alla Croce Verde e “salvano” il bilancio
PAVIA. La generosità di due donne pavesi mette al sicuro il bilancio di Croce Verde, che chiude i conti 2023 contenendo le perdite sotto i 50mila euro grazie a una maxi-donazione da 145mila euro in tutto, accompagnata da entrate in aumento che arrivano dai servizi di assistenza. «Siamo parte della vita quotidiana della città, che ce lo riconosce» dice Paolo Bottoni, da un anno presiede l’associazione. Ha tenuto fede alla sua ambizione: ridurre passivo nel bilancio 2023, che è stato presentato ai soci lunedì sera durante l’assemblea nella sede operativa di via Lovati.
Come molte associazioni di soccorso, anche Croce Verde fatica per via dei costi lievitati e della carenza di volontari, compensata con gli straordinari dei dipendenti che vanno pagati per il loro lavoro: per questo la donazione è arrivata come una boccata d’ossigeno.
Doppia donazione
Un lascito da ventimila e un altro da 125mila euro: sono quelli ricevuti da Croce Verde e presentati all’assemblea dei soci. «La donazione ricevuta ci ha permesso di alleggerire il bilancio senza toccare il patrimonio immobiliare dell'ente» prosegue il presidente Bottoni.
Secondo quanto riferito dal tesoriere Carlo Bottarelli, i lasciti testamentari hanno ridotto il disavanzo da 290mila euro a circa 48mila: «La donazione ricevuta è una dimostrazione di affetto e vicinanza – spiega – insieme all’aumento dei servizi di assistenza e al rinnovo delle convenzioni con gli ospedali, la donazione ci ha permesso di chiudere il 2023 riducendo il disavanzo sotto i 50mila euro. Siamo riusciti a contenere alcune spese, come le voci che riguardano i dispositivi Covid, che da sole incidevano per circa 20mila euro». La Croce, inoltre, fa sapere che la convenzione con Areu (ex 118) ha portato nelle casse dell’ente una cifra maggiore dell’anno scorso.
«L’associazione è solida»
Il bilancio di Croce Verde è stato un argomento “caldo” soprattutto l’anno scorso, quando l’ex presidente Giancarlo Albini si è dimesso e le redini dell’associazione sono passate di mano a Paolo Bottoni, storico volontario oggi alla guida della croce di Pavia.
Oggi la donazione ricevuta permette di tirare il fiato, anche grazie a un patrimonio immobiliare che funge da garanzia per la sopravvivenza dell’ente. «Croce Verde è solida, forte di un patrimonio mobiliare e immobiliare da circa 3 milioni di euro» prosegue il tesoriere Bottarelli. «Io ho una mentalità aziendalista, ritengo che i bilanci debbano essere in pareggio, ma un disavanzo al di sotto dei 50mila euro non ci preoccupa». Durante l’assemblea di lunedì, sono state presentate le attività svolte da Croce Verde nel 2023: più di 13mila trasporti in totale. Effettuati 5.226 servizi per il 118, 2.084 servizi in convenzione con il San Matteo, 127 trasporti con l’ambulanza neonatale (16 in più rispetto al 2022), 6.184 i servizi sanitari semplici portati a termine. «Ringrazio dipendenti e volontari, sono la nostra forza – dice Bottoni – ci consentono, tra le altre cose, di partecipare a diversi eventi cittadini aumentando la visibilità dell'ente: chiunque può supportarci con una donazione».
Adesso il direttivo guarda al bilancio del 2024, che non conta – finora – su altre donazioni ma prevede nuove spese non più rimandabili.
«Sostituire le ambulanze»
Il presidente spiega che è imminente la sostituzione di alcune ambulanze. «Dovremmo cambiarne due o tre» dice Bottoni, riferendosi a un tema sollevato anche dalla Croce Rossa: il chilometraggio massimo previsto per i mezzi d’emergenza, che in Regione è fissato a 230mila chilometri. A più riprese, le associazioni hanno chiesto modificare il limite (pur mantenendo alti gli standard di sicurezza) per allungare la vita delle ambulanze, che altrimenti vanno “declassate” e messe in strada soltanto per i trasporti non urgenti. «Rivedere il limite darebbe una mano all’associazione – conclude Bottoni – inoltre, abbiamo la sostituzione obbligatoria della caldaia, un impegno che mi sono preso di persona ottenendo una deroga fino al prossimo inverno. Dovremo poi sostituire alcuni dipendenti che sono passati nei mesi scorsi e passeranno il prossimo primo maggio nelle file del Policlinico. Il reclutamento non è facile, anche perché l'esperienza maturata qui in Croce non è da poco». —