Muore dopo 14 giorni di agonia camionista investito da acido
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La vittima è Salvatore Nicolosi, di 45 anni: si esibiva da tempo nei locali con lo pseudonimo di “Moki”, lascia due figli. Abitava a Zeme. Lunedì i funerali a Vigevano
VIGEVANO. Era stato investito da un getto di fenolo, un acido derivato del benzene, che stava scaricando in un’azienda di Leinì (Torino). Un incidente sul lavoro avvenuto il 5 aprile, ma che dopo due settimane di agonia all’ospedale “San Giovanni Bosco” è costato la vita Salvatore Nicolosi, per tutti Moki, 45enne vigevanese e autista per conto di una ditta di Tortona, ma anche grande appassionato di musica tanto da aver un fitto calendario di serate nei locali della zona in duetto con l’attuale compagna Ramona Casagrande. Nicolosi lascia due figli avuti da precedenti relazioni. Una morte sul lavoro su cui ha aperto un fascicolo la procura di Ivrea, competente per il territorio di Leinì.
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La ricostruzione
Una tragedia che ha iniziato a consumarsi nel pomeriggio del 5 aprile scorso all’interno dell’azienda Seici di Leinì. Salvatore Nicolosi era arrivato con il camion della ditta per cui lavorava, doveva effettuare un trasbordo di fenolo nell’azienda piemontese e poi ripartire verso il porto di Savona, per imbarcare il prodotto che trasportava alla volta della Spagna. Ad un certo punto, secondo le ricostruzioni dei carabinieri di Leinì e dell’Asl di Torino, un tubo si sarebbe inceppato. Nel tentativo di risolvere il problema Salvatore Nicolosi sarebbe quindi stato investito dal getto di fenolo. Subito era stato dato l’allarme ai soccorsi, dato che era svenuto all’istante.
Il 45enne vigevanese, che ora viveva a Zeme con la compagna, era stato ricoverato d’urgenza con ustioni esterne, in particolare alle gambe, e bruciature interne provocate dal fenolo. Una situazione drammatica che è precipitata la scorsa settimana fino al decesso, avvenuto il 19 aprile. Sulla salma del 45enne è già stata effettuata l’autopsia per chiarire la dinamica dell’incidente sul lavoro. La salma è stata restituita alla famiglia solo l’altro giorno, quando sono stati fissati i funerali.
L’addio a “Moki”
Sabato è stata aperta la camera ardente nella sala del commiato dell’Asm di Vigevano in viale Petrarca, dove c’è stato un via vai di parenti e amici dello sfortunato autotrasportatore 45enne. Tutti tristi e profondamente amareggiati per l’ennesima morte sul lavoro. «Non è possibile morire di lavoro» commentavano tristi alcuni amici vigevanesi. Il funerale di Salvatore "Moki" Nicolosi si terrà lunedì 29, alle 11, nella chiesa di San Giuseppe, nel quartiere Cascame, a Vigevano. La salma poi sarà cremata. Lascia la mamma Rosaria, i figli Lorenzo e Agata, le sorelle Rosa Anna e Marinella,il cognato Salvatore e l’attuale compagna Ramona. Il 45enne era nato e cresciuto a Vigevano, aveva fatto diversi lavori, tra cui l’allestitore di palchi per gli spettacoli per conto di una ditta di Cassolnovo. Ma anche il guidatore di pullman di linea nella zona di Pavia. Poi, da diversi anni, avevo trovato impiego come autista di camion per conto di un’azienda di Tortona. Gli amici di sempre l’avevano ribattezzato Moki «perché portava sempre i mocassini, tutti lo conoscevamo così. Siamo distrutti per la sua morte, così drammatica e improvvisa».