Il presunto Fleximan: «Solo indagato, ma sembro già condannato perché di destra»
foto da Quotidiani locali
«Vivo on gli occhi puntati addosso in ogni istante: molti mi riconoscono al bar e per strada, mi fotografano, mi chiedono addirittura un selfie .Mi hanno chiesto di partecipare a trasmissioni televisive, mi vogliono in radio, mi inseguono per intervistarmi. Mi sembra tutto così irreale e strano. Stanno semplicemente facendo delle indagini e io sono semplicemente indagato, nulla di più».
Dice questo Enrico Mantoan, in un’intervista al quotidiano Libero: è il 41enne padovano indagato dalla Procura di Rovigo per i cinque vandalismi agli autovelox del Polesine, tra il maggio 2023 e il gennaio scorso. E aggiunge: «Sono solo indagato, ma per i media schierati merito la condanna solo perché non sono di sinistra».
[[ge:gnn:mattinopadova:14319823]]
Nell’intervista, il presunto Fleximan racconta di aver dovuto abbandonare la sua residenza – l’agriturismo ad Ariano nel Polesine in cui soggiornava da tempo per lavoro - «a causa dell’assalto dei giornalisti e delle troupe televisive che si erano piazzate davanti,alla ricerca dello scoop».
Affermazioni, queste, diffuse già l’altro giorno con la nota del suo avvocato, Giorgia Furlanetto, che aveva negato confessioni e assicurato la piena collaborazione con le autorità del suo assistito.
Mantoan ricorda anche la sua esperienza di vigile del fuoco a Este, molti anni fa: «L’esperienza come volontario nei vigili del fuoco è quella che più mi è rimasta nel cuore e che mi ha insegnato cosa significhi mettersi al servizio della comunità».
E sui velox: «Nella maggior parte dei casi si tratta di strumenti utilizzati unicamente per fare cassa, non certo per tutelare la sicurezza».
Indagini in corso su un terzo complice
Dal video dell'azione a Rosolina del 3 gennaio scorso, spunta un terzo uomo che potrebbe aver partecipato alle azioni di Fleximan contro gli autovelox in Polesine. I fotogrammi mostrano un'auto nera che si ferma a poca distanza dall'autovelox situato lungo la Romea, all'altezza di Rosolina.
A bordo vi sono tre persone: due scendono velocemente dal mezzo e iniziano a segare il palo del dispositivo. Il tutto dura non più di un minuto: nel frattempo il terzo complice, con il motore acceso, attende i compagni che, una volta saliti a bordo, sfrecciano nel buio della notte per evitare di essere visti da altri mezzi.
[[ge:gnn:mattinopadova:14315379]]
Al momento per le azioni di Fleximan in Polesine è indagato solo Enrico Mantoan, 41 anni, indicato dalla Procura di essere l'autore di 5 degli 8 danneggiamenti agli autovelox nell'ultimo anno. Ex segretario di Forza Nuova, convinto, come riportato in vari post sui social, dell'inutilità dei rilevatori di velocità, secondo gli investigatori avrebbe agito in concorso con almeno altre 3 altre persone
Mantoan per la difesa si affida a un esperto di Computer Forensic
Nel frattempo l’avvocato di Mantoan, Giorgia Furlanetto, ha annunciato di aver affidato una consulenza al professor Michele Vitiello, esperto di Computer Forensic: «Nella giornata di ieri abbiamo conferito l’incarico al Professore Ingegner Michele Vitiello, esperto in Computer Forensic e Investigazioni Digitali, professionista con il quale ho già avuto modo di collaborare in passato per altro caso e che da oggi mi affiancherà nella difesa di Enrico Mantoan».
Opinionista Forense in merito alle tematiche di Digital Forensics, Investigazioni Digitali e Forensi, il Professor Vitiello si è occupato di diversi casi di cronaca di rilevanza nazionale, come ad esempio la strage del Mottarone, la scomparsa delle piccole Denise Pipitone e Kata, l’omicidio di Laura Ziliani, la morte dei giovani Umbero e Greta nelle acque del lago di Garda, il giallo di Marcheno e l’omicidio di Yana Malayko, con il compito di consulente tecnico esperto forense per la scrittura di relazioni e perizie tecniche informatiche, video-fotografiche, antropometriche, trascrizione di intercettazioni e analisi di tabulati telefonici.
[[ge:gnn:mattinopadova:14317469]]
È stato inoltre nominato consulente per 52 Procure, 33 Tribunali e anche da varie sedi dalla Procura Europea.
Nel mentre è già stata depositata istanza di dissequestro e restituzione dei dispositivi mobili (cellulari e tablet).
«Ringrazio l’avvocato Furlanetto per avermi voluto al suo fianco in questo importante caso, ho iniziato lo studio degli atti e nel corso del presente incarico mi impegnerò ad assistere l’indagato Enrico Mantoan per tutte le attività tecnico-scientifiche che si svolgeranno durante le fasi di indagine, al fine di fare luce sulle ipotesi di reato contestate».