Vittozzi non regge il passo delle top 5: in Germania chiude ottava
SAPPADA. È ottava Lisa Vittozzi nella Pursuit di Oberhof. L’Inseguimento vede la firma di Julia Simon, che fa risplendere la sua antica fiamma nel circuito della Turingia sottraendo il primo posto alla connazionale Braisaz-Bouchet, seconda a 18’’9 di distacco.
C’è molta Francia nella Top 10 con la sola Lisa a rappresentare la scuola del biathlon azzurro. La sappadina è stata perfetta nei primi due poligoni difettando di un colpo nel terzo e nell’ultimo poligono e ha conservato ancora una volta le statistiche di tiro e anche il quarto posto in generale con 456 punti in attacco alla svedese E. Oeberg terza, che ne totalizza 473 dopo l’Inseguimento.
Seconda in generale, rimane una solida Tandrevold con 501 tacche lontana di 91 punti dalla star di quest’anno Braisaz-Bouchet, leader indiscussa a 592. La vincitrice della Pursuit in Germania s’avvicina comunque in modo insidioso alla carabiniera 28enne grazie ai suoi 438 punti. A Ruhpolding dovremmo vederne delle belle.
Simon, che s’è presa la vittoria con le unghie, ha sottratto il gradino alto del podio alla connazionale Braisaz-Bouchet, la quale è stata pressoché impeccabile fino all’ultimo poligono, dove due errori le hanno pregiudicato il quinto successo consecutivo.
Julia, la detentrice del titolo di campionessa del mondo, riesce a prevalere nonostante un errore sulla compagna di squadra proprio al poligono: risalendo dalla decima posizione di partenza, porta a casa anche il Pursuit time, davanti a Ingrid Tandrevold che ottiene il gradino più basso del podio dopo un duello con Elvira Oeberg.
Sono questi i cinque nomi in lizza per la Sfera di Cristallo di quest’anno assieme a Lisa Vittozzi, ieri grintosamente ottava, alla quale le due serie dei tiri in terra hanno detto male e precluso la corsa per la top five. Non possiamo segnarlo come risultato deludente anche se pure per la Sprint la carabina di punta azzurra s’è definita «non soddisfatta». É chiaro che al momento l’azzurra, nonostante primeggi tra le italiane, non riesce nonostante il numero degli errori, a tenere il ritmo dei fenomeni francesi, norvegesi e svedesi.
Buona gara per Samuela Comola che con un solo errore nella prima serie, chiude in diciasettesima posizione, rimanendo più o meno là dove era nella sprint. Stessa sorte per Michela Carrara che paga duramente i quattro errori nelle serie a terra: in piedi doppio zero invece per l’azzurra, che taglia il traguardo in ventinovesima posizione. Oggi tocca a loro rappresentare l’Italia nella staffetta femminile 4x6km alle ore 14.25.