Polemica sulle letterine dei bambini pro tigli, il sindaco Ciriani: «I messaggi scritti sotto dettatura»
La presentazione del progetto verde del Polo young solo alla stampa non è piaciuto al gruppo del Tiglio verde, ma nemmeno a parte dell’opposizione. Durante la conferenza stampa è scoppiato il caso delle lettere inviate da una classe della Collodi al sindaco.
Il presidio
Un gruppetto di volontari del Tiglio verde si è presentato in municipio, ma non è stato fatto salire. Ha quindi atteso pacificamente, con le proprie magliette, che la conferenza stampa si svolgesse. Solo il giornalista della Città, Giorgio Simonetti, è stato ammesso. L’idea dell’amministrazione comunale è presentare il progetto del Polo young alla città una volta completato il progetto esecutivo.
La polemica
Durante la conferenza stampa, Simonetti ha chiesto al sindaco delle lettere ricevute dai bambini della scuola Collodi e dell’incontro saltato con gli alunni. «Come fa a sapere delle lettere?» ha incalzato Alessandro Ciriani e il giornalista si è dichiarato padre di una dei bambini. Il sindaco, che aveva annullato l’incontro per l’influenza, ha chiarito: «Incontrerò i bambini, non le maestre. La cosa grave è che tutte le lettere iniziano e finiscono allo stesso modo».
Simonetti ha chiesto a Ciriani di provare l’affermazione, il sindaco è andato a prendere le letterine, ma non gliele ha volute mostrare. Ha poi letto l’incipit – «Caro sindaco, prima di tagliare gli alberi vorrei farti sapere» – e il prologo («Noi ti chiediamo di ripensarci») delle missive, sempre lo stesso, ma a quel punto il giornalista se n’era andato. «O i bambini si leggono nel pensiero – sempre Ciriani – o qualcuno ha dettato loro cosa scrivere. Questa è una bella giornata e non ce la faremo sporcare, nè da provocatori, nè da chi pensa che siamo così fessi da credere le lettere le abbiano scritte i bambini».
Il dialogo con la scuola, però, prosegue e proseguirà. L’assessore Lidia Diomede ha chiarito che è stata accolta la richiesta di un cancello che colleghi il giardino all’area verde del Polo young «e creeremo un percorso progettandolo assieme». Ciriani è tornato anche sui ragazzi che avevano manifestato con i palloni in municipio: «Avevo chiesto un loro nominativo e non mi è stato dato. Ho visto il gruppo social “Open run” e la gran parte degli aderenti non abita qui. C’è anche una chiamata alla sinistra, vi invito a verificare».
Le scuse
Il battibecco tra il sindaco e Simonetti ha portato quest’ultimo, dopo la conferenza stampa, a chiedere scuse pubbliche: «Il sindaco ha detto pubblicamente che non avrebbe risposto alle mie richieste perché io sarei un “giornalista poco serio” – ha scritto –. Avrebbe fornito le informazioni ai miei colleghi, ma non a me, in quanto “poco serio”. L’assessore Walter De Bortoli mi ha dato del “cretino”, sempre di fronte ai colleghi. Pretendo pubbliche scuse per queste ingiurie ricevute, altrimenti procederò per vie legali»