Senza copertura telefonica restano isolati a 1.890 metri: si rifugiano al bivacco per il maltempo
foto da Quotidiani locali
MALBORGHETTO VALBRUNA. Si erano fermarsi una notte in più al Bivacco Battaglione Gemona a quota 1890 metri a causa del maltempo. In una zona senza copertura telefonica. Impossibile per due scialpinisti di 35 anni di Trieste poter rassicurare i familiari del cambio di programma e che e si trovavano al sicuro. E infatti i parenti, non vedendoli rientrare e non riuscendo a mettersi in contatto con loro da tre giorni, ieri hanno dato l’allarme facendo scattare le ricerche.
Attivati dalla Centrale Sores di Palmanova, i sei tecnici del soccorso alpino della stazione di Cave del Predil, assieme alla guardia di finanza, hanno iniziato a perlustrare la zona del Jôf di Miezegnot a bordo dell’elicottero della Protezione civile regionale, nonostante la visibilità fosse ridotta, e il territorio circostante.
La loro auto è stata ritrovata in Val Saisera, alla partenza del sentiero che conduce al Rifugio Grego. L’intervento nelle Alpi Giulie è scattato così nella tarda mattinata. I due escursionisti appena le condizioni meteo sono migliorate, si sono incamminati per fare rientro allontanandosi dal punto in cui appunto il telefono non aveva rete.
Finalmente, raggiunta un’area in cui c’era la copertura telefonica, sono riusciti a chiamare i familiari e ad assicurare loro che stavano bene.
I due escursionisti di Trieste sono rientrati poi autonomamente intorno alle 13 alla loro macchina: i soccorritori hanno atteso il loro arrivo al parcheggio. Per le due persone non è stato infatti necessario alcun ricorso alle cure mediche.