Aperta la nuova ala delle terme di Arta: investiti oltre 7 milioni di euro
ARTA TERME. È un successo la nuova area piscine delle Terme di Arta. Il nuovo padiglione offre una grande vasca centrale, con due ali in cui ci sono la spiaggia con i giochi d’acqua per i bimbi più piccoli e il river per quelli più grandi. E c’è lo scivolo di 40 metri per provare il brivido della velocità.
È una novità pure la vasca esterna con acqua calda e idromassaggio con vista sulle cime carniche. Di proprietà del Comune e gestite da Terme Fvg, le terme di Arta sono note fin dai tempi dei Romani, decollando turisticamente nel dopoguerra. Vari gli interventi nei decenni, l’ultimo importante è quello appena concluso da oltre 7 milioni di euro.
«Gli investimenti sul complesso termale, in particolare sulla piscina– illustra il sindaco, Andrea Faccin– sono partiti dalla precedente giunta col sindaco Luigi Gonano, io ero assessore ai lavori pubblici.
È stato un iter che ha incontrato varie difficoltà, tra cui Covid e aumento dei prezzi, ma ora con soddisfazione siamo riusciti ad aprire questa nuova area delle terme che è un servizio nuovo in Alto Friuli e non solo».
La decisione è stata di aprire l’ala il 23 dicembre, l’inaugurazione ufficiale si terrà nei prossimi giorni. «L’investimento – prosegue Faccin – è stato importante, col sostegno della Regione e della Comunità di montagna della Carnia.
I lavori sono partiti poco prima della pandemia: l’opera principale è stata la realizzazione del nuovo edificio con la piscina da 20 metri, giochi dedicati ai bambini, una zona da 0 a 30 centimetri con spruzzi d’acqua per i più piccoli, una zona col vortice per quelli un po’ più grandi, un tubone. Dalla piscina interna si accede alla vasca esterna.
Sono stati completamente rivisitati e aumentati gli spogliatoi a servizio di tutta la struttura. È stato rifatto del tutto e dotato di nuove macchine all’avanguardia il reparto inalazioni, uno dei servizi più apprezzati delle nostre terme». I clienti stanno premiando le novità.
«Durante queste festività – indica Faccin– la risposta è stata ottima: afflusso costante sia sulla nuova piscina e tutta l’area acqua, sia sul centro benessere, molto attrezzato. Tanto che hanno dovuto più giorni chiudere temporaneamente gli accessi per raggiungimento del numero massimo di persone (possono starci contemporaneamente 300 persone) che possono accedere nella struttura (per ragioni di sicurezza e di qualità del servizio).
Abbiamo avuto ad Arta Terme un buon grado di occupazione sull’alberghiero, sui b&b e affittacamere, sulla ristorazione».
La chiusura di Passo Monte Croce Carnico preoccupa, specie per i prossimi mesi. «È importantissimo – afferma Faccin-che la Regione prosegua, come sta facendo bene, il lavoro per trovare intanto una soluzione rapida di riapertura e una, anche se dovesse richiedere più tempo, che garantisca poi la continuità.
Al momento su Arta, vista la tipologia di utenti di questo periodo, c’è una leggera flessione, non così rilevante sul turista “sedentario”(che viene da 3-4 giorni in su), un po’ di più sul turista di passaggio che transita su Arta per poi proseguire verso altre zone. Nel periodo primaverile-estivo invece abbiamo un afflusso più importante dal confine austriaco e quindi è importante anche per noi la riapertura di Monte Croce».