Esame della patente da rifare ma lui non si presenta e per vent’anni guida con il documento irregolare

Per quasi vent’anni ha guidato con la patente in tasca. Sembrava tutto in regola, con tanto di rinnovo decennale. Peccato che, nel sistema informatico della Motorizzazione, ci fosse un provvedimento ostativo alla guida risalente al 2003. Sarebbe bastato, negli ultimi 20 anni, sostenere l’esame teorico pratico di revisione della patente. E invece il caso è finito al Tar.

Protagonista della vicenda un pordenonese di origine straniera che ha presentato ricorso tramite i suoi legali, gli avvocati Giandomenico Della Mora e Marco Fattori. L’uomo, che attualmente non può guidare, ha presentato ricorso contro gli atti della Regione Friuli Venezia Giulia relativi alla sua domanda di rinnovo della patente di guida.

Inizialmente ha presentato ricorso contro il silenzio alla sua domanda di rinnovo – giudicato improcedibile perché successivamente l’amministrazione ha risposto – ma i giudici sono stati poi chiamati a esprimersi anche sulle richieste di annullamento di diversi provvedimenti. Quelli del recente diniego e altri risalenti a vent’anni fa, come il provvedimento di revisione della patente di guida.

Il pordenonese si era visto arrivare, tra il 2003 e il 2004, un provvedimento di revisione tecnica della patente. Una condizione che al guidatore era stata regolarmente notificata ma che era rimasta sospesa. Eppure sarebbe bastato presentarsi all’esame teorico. Un “dettaglio” contenuto nel sistema informatico della Motorizzazione che nel 2012 non ha impedito che la patente venisse rinnovata (per un «mero errore dell’amministrazione», si legge nella sentenza) e che nel 2022 venisse concessa un’autorizzazione temporanea di tre mesi. In questo periodo l’uomo ha continuato a guidare «legittimamente», sottolineano i suoi avvocati.

Secondo i legali del ricorrente, quello dell’amministrazione è un comportamento contraddittorio: nell’impugnare il provvedimento di diniego del rinnovo hanno sottolineato come quel provvedimento del 2003 avesse natura cautelare ma che il ricorrente avesse nel frattempo guidato per 20 anni senza sinistri né rilievi. Che senso aveva, dunque, applicare un provvedimento cautelare dopo quasi 20 anni? Argomentazioni che però non hanno convinto i giudici: il ricorso è stato respinto ma le spese di lite, vista la complessità della vicenda, compensate.