Spruzza lo spray al peperoncino sull’autobus, a bordo 20 passeggeri: denunciato
PORDENONE. È stato identificato nella tarda serata di mercoledì e denunciato dai carabinieri il giovane – un cittadino di origini marocchine, naturalizzato italiano, residente ad Azzano Decimo – che ha spruzzato lo spray al peperoncino in un autobus (il mezzo si trovava in via Mestre), mettendo a rischio la salute di una ventina di passeggeri.
Nessuno per fortuna aveva patologie respiratorie né problemi congeniti alla vista che potessero degenerare al contatto con la sostanza urticante. La prontezza dell’autista, la catena veloce dei soccorsi che ha visto Atap e ufficio security seguire il caso fin dalle prime fasi, ha permesso di chiudere la vicenda nel miglior modo possibile per i passeggeri. Nessuno alla fine si è fatto refertare in pronto soccorso e questa è la ragione per cui l’autore dell’incomprensibile gesto è stato denunciato “solo” per interruzione di pubblico servizio.
Caso chiuso? No, perché l’episodio è solo l’ultima aggressione che si è verificata a bordo di un autobus e che ha messo a rischio anche il conducente, che avrebbe potuto perdere il controllo del mezzo. Atap, dopo l’istituzione dell’ufficio security, coordinato da Alessandro Esposito, ha intensificato le azioni di contrasto e prevenzione a episodi di microcriminalità e ora l’azienda intende agire anche dotandosi di tecnologie avanzate.
Gli autobus extraurbani di più recente acquisto sono dotati – anche perchè così imponeva il contratto di servizio con la Regione, a seguito della famosa gara che ha assegnato a Tpl Fvg la gestione del trasporto su gomma in Friuli Venezia Giulia – di sistemi di videosorveglianza. L’azienda ha ora deciso di installare telecamere di ultima generazione in tutti i mezzi, sia della linea extraurbana che urbana, portando avanti un investimento importante in materia di sicurezza. Proprio lunedì si è tenuta una prima riunione operativa in cui l’azienda del Tpl ha posto le basi del progetto.
La prevenzione e il contrasto a fenomeni quali bullismo, vandalismi, aggressioni ai danni del personale di bordo (autisti in primis), proseguirà anche con il coinvolgimento diretto delle scuole in un programma di educazione alla legalità realizzato da esperti. Già definito con i dirigenti scolastici a Pordenone, proseguirà gradualmente per estendersi poi al resto della provincia.m.mi.